“L’attenzione mediatica che da qualche settimana si concentra sulla Sicilia, con argomenti spesso faziosi, se non sbagliati, ha una spiegazione semplice: lo Stato, per fronteggiare la richiesta dell’Ue di una manovra di 3,5 miliardi, ha deciso che 700-800 milioni circa li dovrà pagare la Regione siciliana. Da qui l’accanimento sui vitalizi degli ex deputati del Parlamento dell’Isola, con la solita sceneggiata da Giletti. Vitalizi che non sono diversi da quelli della Camera, del Senato e di altre Regioni italiane”.
Lo dice Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione siciliana con I Nuovi Vespri, il quale afferma che “i vitalizi saranno la prima cosa che abolirò se eletto presidente”.
“Ma il tema non è rappresentato dai vitalizi – osserva – La Regione ha un bilancio di cassa di circa 13,5 miliardi, da questi vanno tolti i 9,2 della sanità. Restano 4,3 miliardi. Se togliamo il contributo per il risanamento della finanza pubblica, la disponibilità per la Regione si riduce a 3 miliardi circa. Con questa cifra tutti i soggetti che, a vario titolo, dipendono dalla spesa regionale, sono oggi in grande sofferenza: ex Province, Comuni, precari, operai della Forestale. Nonostante ciò il governo Gentiloni avrebbe deciso di togliere dal bilancio della Regione altri 700 milioni. Mi auguro che Roma trovi altrove i soldi per fronteggiare le richieste di Bruxelles”