Sul polverone sollevato dalla trasmissione L’Arena di Giletti, interviene anche il presidente del movimento indipendentista “Siciliani Liberi”, Massimo Costa, con un commento.
“Pur ribadendo di non avere, né come partito né personalmente, alcuna posizione di privilegio da difendere, anzi essendo contrari ad ogni forma di privilegio e spreco, ritengo del tutto inaccettabile la continua campagna di diffamazione condotta dalla trasmissione L’Arena, finanziata da tutti gli italiani, siciliani inclusi, di cui a questo punto ci si chiede l’opportunità di continuare a pagare un tributo con il quale viene corrisposto un compenso di cui ignoriamo l’entità ma che supponiamo assai lauto, per il conduttore di una trasmissione la cui finalità principale sembra sia quella di istigare una campagna nazionale di odio e pregiudizio contro tutto ciò che è siciliano”.
Secondo Costa “tale atteggiamento, ormai reiterato e sistematico, è inaccettabile nel merito e nel metodo”.
Nel metodo “perché si stigmatizzano, con esempi tratti dalle sole regioni meridionali, ed in particolare dalla Sicilia, istituzioni e prassi che sono ben documentati in ogni parte del Paese, a iniziare dagli organi costituzionali, ignorando che le regioni non possono agire sui c.d. diritti acquisiti, ma che solo il Parlamento della Repubblica può farlo”.
In questo modo si accredita
“una visione distorta della realtà, finalizzata in ultimo alla continua sottrazione di risorse alla Sicilia”.
Nel merito “perché la Sicilia è oggi danneggiata dalla sua appartenenza allo Stato italiano come non mai, i suoi diritti sistematicamente violati, le sue risorse sottratte e dirottate al continente ogni anno di più”.
Secondo Costa “i Siciliani hanno il sacrosanto diritto, ma anche gli italiani tutti, con una corretta informazione, a sapere come stanno realmente le cose, e quanto oggi siano danneggiati i cittadini italiani risiedenti nell’Isola rispetto a tutti gli altri loro concittadini, e per far questo non si può sempre e solo invitare in studio una persona cosi’ inadeguata e delegittimata moralmente come l’attuale presidente della Regione, ma vanno invitati coloro che di conti della Sicilia se ne intendono veramente.
Invito Giletti ad ospitarmi in studio, e ad interrompere un linciaggio morale e mediatico che ha superato abbondantemente ogni limite di decenza”.