Un coniglietto è stato recuperato dai vigili del fuoco a poche ore dal crollo di una palazzina di tre piani al civico 111 di via Crispi. Il salvataggio è avvenuto in uno degli edifici limitrofi, inagibile perché fortemente danneggiata dall’esplosione che poche ore prima ha causato il crollo, quasi certamente riconducibile alla perdita di gas di una bombola a gpl. Nella tragedia è morta una donna di 85 anni, e una bambina di dieci mesi salvata dalle macerie è ora ricoverata in gravi condizioni.
“Si tratta solo di un coniglio direbbe qualcuno, poco importante quando in ospedale c’è una bambina di pochi mesi che lotta ancora per la vita. Ma – afferma l’attore e documentarista Elio Sofia – è un affetto familiare e in questi momenti è importante recuperare anche questi affetti. E i vigili del fuoco, che erano lì in via Crispi da ore a lavoro incessantemente sono talmente dediti al servizio da non dire di no nemmeno a queste richieste”.
Sofia ieri mattina intorno alle 7 si è trovato casuale testimone del gesto, che lui definisce “una richiesta di salvataggio piena d’amore per recuperare il “piccolo Andrea“, così si chiama il coniglio“.
Poco prima “i vigili del fuoco avevano recuperato la carta di identità di Agata Strano, l’anziana donna che ha perso la vita nella tragedia“, racconta. Sofia si era recato sul posto “per caso, avevo già in programma una gita fotografica in centro. Ma avendo saputo della tragedia ho deciso di andare a dare un’occhiata, senza nessun intento giornalistico ma solo con la voglia di vedere“.
E poco dopo aver sentito dei ragazzi chiedere ai vigili del fuoco di recuperare “il piccolo Andrea”, Sofia ha subito visto “un vigile farsi dare un mazzo di chiavi, entrare nell’appartamento inagibile e tornare con una gabbietta. Quando mi sono accorto che dentro c’era un coniglietto spaventato la sorpresa è stata grande“.
Il gesto secondo il documentarista “fa capire quale e quanta dedizione ci sia dietro chi svolge il lavoro di vigile del fuoco: uno spirito di servizio che nonostante la stanchezza viene fatto con totale dedizione al lavoro. Un episodio che mi ha colpito – conclude Sofia – anche per il rispetto e la calma che c’erano in quelle ore in zona da parte delle persone, senza la calca di curiosi che di solito si vede a Catania quando ci sono degli incidenti“