CamCom SudEst, oggi conferenza stampa. No insediamento in attesa di sviluppi amministrativi e giudiziari

Camera di commercio di Catania
La Camera di commercio di Catania
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Conferenza stampa, non insediamento dei rappresentanti delle associazioni di categoria elencate nel decreto dell’assessorato regionale per far parte del consiglio camerale della super Camera di commercio che accorpava quelle di Catania, Siracusa e Ragusa.

La conferenza stampa è organizzata – dice un comunicato – dalla “cordata facente capo a Confcommercio. Sono le 20 sigle sindacali maggioritarie dell’assegnazione dei seggi per il costituendo consiglio della Camera del Sud Est che si riuniranno per comunicare la propria posizione”.

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Stamani, invece della conferenza stampa, avrebbe dovuto insediarsi il neo consiglio camerale ed eleggere il presidente. Tutto è stato bloccato a seguito delle recenti vicende politico – amministrative e giudiziarie.

Per ultimo la lettera del ministro Calenda di cui ha dato notizia lo stesso Crocetta con questa nota: “E’ pervenuta poco fa una nota del ministro Calenda che comunica di condividere la mia richiesta di non procedere all’accorpamento della Camera di Commercio di Catania – Siracusa – Ragusa e di portare in Conferenza Stato Regioni la nuova proposta, che prevede l’autonomia delle Camere di Commercio di quel territorio”. Sulla base di questa lettera il presidente si impegnava a revocare il decreto.

Ma influenza ha avuto anche l’iniziativa della procura della Repubblica di Catania che ha indiziato di vari reati una dozzina di persone, tra funzionari e rappresentanti delle associazioni.

Provvedimento che aveva fatto seguito, andando a ritroso nel tempo, alle prese di posizione di Montante e Lo Bello, alle denunce ripetute delle varie associazioni a Catania, Ragusa e Siracusa, ma anche per gli altri due accorpamenti, Palermo-Enna e Agrigento-Caltanissetta-Trapani, con consultazioni popolari via Web (Ragusa) aperte anche ai non associati, a tutela della autonomia e con la richiesta di accertamenti sulla legalità delle procedure adottate dai commissari regionali, viste anche le precisazioni di associazioni ed aziende che si sono trovate, a loro insaputa, inserite in elenchi che dovevano essere controllati.

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