La maggioranza dei giovani siciliani crede che la mafia sia più forte dello Stato. Questo il dato allarmante che emerge dal secondo sondaggio voluto dalla Commissione regionale Antimafia e condotto dai dipartimenti di Giurisprudenza e di Economia e statistica dell’Università di Palermo. I risultati sono stati presentati stamane a Palermo, nel Palazzo dei Normanni, dal presidente dell’Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana Nello Musumeci, dai direttori dei due dipartimenti, Marcello Chiodi e Aldo Schiavello, dalla coordinatrice Caterina Ventimiglia e da Simona Buscemi. L’indagine è stata condotta su 800 studenti universitari delle province di Palermo, Trapani ed Agrigento, con la compilazione di un questionario articolato in 15 domande. Fra i dati più significativi, la fiducia dei giovani nella magistratura, la percezione che la mafia sia più preoccupante del terrorismo internazionale e almeno quanto la disoccupazione.
Per gli universitari siciliani "la mafia è più forte dello Stato". Sondaggio shock presentato all'Ars
“Sono risultati che preoccupano – ha dichiarato il presidente dell’Antimafia Musumeci – specie se raffrontati con quelli del nostro precedente sondaggio, compiuto tra gli adolescenti, che confermano una diffusa sfiducia nei confronti dello Stato, nonostante gli innegabili successi riportati da magistratura e Forze dell’ordine negli ultimi decenni in Italia. Servono risposte chiare e concrete alle tante domande del mondo giovanile, a cominciare da una seria riforma del sistema educativo e formativo. Pubblicheremo i due sondaggi in un apposito volume per rendere edotte le istituzioni chiamate in causa sui possibili rimedi da adottare. La lotta alla criminalità organizzata non può essere solo un’operazione di polizia – ha avvertito Musumeci – ma deve anche creare un diffuso consenso sociale. Altrimenti non sempre è lo Stato a vincere”.
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