Di Salvo: "PRG, la comunicazione della Regione è rituale, non è diffida"

Precisazione dell'assessore all'Urbanistica al rilievo di Sebastiano Arcidiacono

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Salvo Di Salvo
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“Qualcuno vorrebbe spacciare una comunicazione di rito come un’intimazione, una diffida da parte della Regione”Lo ha detto l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo commentando alcune dichiarazioni riguardanti “la nota di routine inviata dal dirigente generale del Dipartimento regionale urbanistica a tutti i Comuni che ancora non hanno predisposto il Prg e nella quale si reitera una richiesta di chiarimenti”.

“Fantasiose interpretazioni – ha detto Di Salvo – e accuse che rispediamo al mittente tentano di stravolgere la realtà dei fatti. La posizione dell’Amministrazione comunale di Catania sul Prg è ben nota alla Regione con la quale dialoghiamo su questo argomento ormai da quattro anni condividendo obiettivi e metodologie. Gli obiettivi condivisi con la Regione hanno portato al Regolamento edilizio già adottato dal Consiglio comunale, alla Variante del Centro storico già in Consiglio comunale dal luglio del 2016 e che segue i dettami della Legge regionale 13 del 2015, e all’adozione, il 31 dicembre del 2016, dell’atto di indirizzo per la costituzione di due Tavoli tecnici. Questi dovranno definire le direttive di massima per una pianificazione urbanistica armonica del Comune di Catania e della Città metropolitana coerente con la nuova disciplina urbanistica e da tutti auspicata”.

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“I nostri programmi – ha aggiunto Di Salvo – sono condivisi non soltanto con il Dipartimento regionale, ma anche con tutti coloro i quali – Ordini professionali, Ance e sindacati – hanno sposato la filosofia dell’Amministrazione che crede in un’urbanistica coerente con le nuove leggi e dunque ‘partecipata’ in ambito sociale e condivisa in ambito disciplinare. Comprendiamo che qualcuno, dopo aver contribuito a redigerlo, possa essersi affezionato a un Prg locale, rispondente a logiche antiche, asfittico, vecchio prima ancora di nascere, antistorico. Ma gli addetti ai lavori e chi guarda in avanti condividono in pieno l’obiettivo di un Piano regolatore cittadino che tenga conto non solo dei confini comunali di Catania ma della sua conurbazione, con infrastrutture di mobilità, scolastiche, dei servizi, armonicamente e strategicamente inserite nel territorio così com’è giusto che sia nel nuovo concetto di Città metropolitana”.

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