“In queste ore, alla luce dell’operazione truffaldina sul Fondo pensioni della Regione messa in campo dal commissario di Renzi in Sicilia, Alessandro Baccei, con la connivenza e la complicità dall’intera Assemblea regionale siciliana, mi chiedo e chiedo: come mai i dipendenti regionali non sono in piazza a protestare?”.
Lo dice il candidato alla presidenza della Regione per I Nuovi Vespri, Franco Busalacchi.
“Sembra incredibile – prosegue Busalacchi –: Governo e maggioranza dell’Ars hanno deciso che, invece di erogare al Fondo i versamenti dei dipendenti (che, lo ricordo, sono soldi dei dipendenti!) per il 2017, per il 2018 e per il 2019, ‘erogheranno’ beni immobili. In pratica, Governo e maggioranza dell’Ars si tengono 170 milioni di Euro e danno al Fondo pensioni beni immobili svalutati dal tempo e dall’incuria”.
“Dopo di che, contro il parere del Fondo pensioni – dice sempre il candidato dei I Nuovi Vespri – vorrebbero costringere lo stesso Fondo pensioni ad acquistare altri 170 milioni di Euro di beni immobili, sempre svalutati. Mi auguro che, almeno per questo secondo passaggio truffaldino, i dipendenti della Regione si oppongano”.
“Non si può non notare che, in entrambi i casi – osserva ancora Busalacchi – si tratta di beni immobili oggi sopravvalutati per giustificare i soldi che la Regione vorrebbe scippare al Fondo pensioni. La verità è che il presidente Crocetta e la maggioranza di centrosinistra, PD in testa, prima regalano i soldi dei Siciliani a Roma e poi scippano soldi ai Siciliani, in questo caso tentando di ‘alleggerire’ il Fondo pensioni dei dipendenti regionali di oltre 370 milioni di Euro”.
“Farò il possibile – conclude Busalacchi – per mandare all’aria almeno la seconda parte di questo imbroglio. Crocetta e Baccei hanno tradito la Regione. Mi batterò affinché chi ha commesso questi ed altri atti contrari agli interessi della Sicilia venga giudicato, nelle sedi opportune, per violazione dello Statuto e per alto tradimento”.