Sarà senza stelle, ma si terrà, dal 6 al 9 luglio prossimo, la 63esima edizione di Taormina Film Festival. Questo è quanto si è deciso nel corso di una riunione a Palermo presso l’assessorato Turismo, Comunicazione, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana durante la quale, oltre la definizione delle date, si è deciso la composizione del gruppo di lavoro organizzativo, coordinato da Ninni Panzera, segretario generale di Taormina Arte.
Il gruppo sarà composto da Sino Caracappa, in rappresentanza del coordinamento dei Festival siciliani, Paolo Signorelli, presidente regionale dell’Anec, (Associazione nazionale esercenti cinematografici) e avrà il supporto di Sicilia Film Commission.
Sono stati inoltre avviati i contatti con l’associazione Autori cinematografici e dei produttori, la Cineteca nazionale e l’associazione dei documentaristi italiani.
“La manifestazione avrà come punto di riferimento il Palazzo dei Congressi – ha dichiarato il sindaco Eligio Giardina, Presidente del Comitato Taormina Arte – e l’8 luglio si terrà una Notte Bianca del Cinema. Sarà un’edizione di transizione curata direttamente in house da Taormina Arte”.
Una maratona di cinema nazionale ma anche internazionale che punta anche a un concorso.
E’ il triste epilogo della querelle legata all’appalto per l’organizzazione che aveva prima impantanato l’organizzazione e che poi, in seguito alla sentenza del TAR di annullamento della gara, aveva visto il logico e conseguente ritiro di Videobank che aveva messo in cantiere un’edizione di stelle, da Francis Ford Coppola ad Al Pacino, da Russel Crowe a Tim Tobbins, da Tim Roth a Pierce Brosnan.
Inoltre Lino Chiechio, anima di Videobank, aveva preso contatti con la RAI per garantire una continua presenza televisiva nei giorni del festival, sia ad UnoMattina che a La vita in diretta, con la regia di Luca Alcini (Ballando con le stelle) e la presentazione di Pippo Baudo della serata conclusiva. Queste stelle non ci saranno.
Insomma, invece di un festival a cinque stelle lusso, come i grandi alberghi di Taormina, si terrà un festival da bed&breakfast se non da ostello!
E’ chiaro che è una soluzione di ripiego per non far saltare del tutto il Festival. Da questo punto di vista, sempre meglio che niente. Ma, ci chiediamo, nei confronti di chi ha determinato questo crac (a parte che dovrà vedersela nelle competenti sedi giudiziarie) non dovrebbero gli organizzatori di Taormina Film Festival, prendere posizione? Perlomeno, per il grave danno d’immagine arrecato a Taormina, non dovrebbero escluderne la partecipazione nelle future edizioni! Lo potranno fare, oppure c’è qualche potere forte che si oppone e che li costringe a tacere e subire con mortificazione dell’intera Sicilia oltre che di Taormina?