Filcams Cgil, Fisascat CISL e Uiltucs UIL hanno dunque siglato un ipotesi di accordo riuscendo a scongiurare 273 licenziamenti di cui circa il 50% nel territorio catanese. Grazie all’accordo sono state assicurate alle lavoratrici e ai lavoratori “garanzie occupazionali ed economiche senza derogare al contratto nazionale”.
I capisaldi dell’accordo sono la gestione di un piano di flessibilità che si pone l’obiettivo di migliore efficacia a produttività aziendale, il piano di incentivazione all’esodo volontario per circa 80 lavoratori in Sicilia di cui circa 55 a Catania, la cassa integrazione per ammortizzare la chiusura dei punti vendita e la chiusura della sede amministrativa per una ricollocazione e riqualificazione del personale in esubero verso i reparti vendita, e soprattutto regole certe sulle garanzie occupazionale di tutti i lavoratori dentro il mondo coop.
Spiega Davide Foti, segretario generale Filcams Cgil Catania : “Non è stata una trattativa facile ma siamo riusciti a evitare i licenziamenti dichiarati da Coop con la procedura di esubero aperta il 5 giugno. In questi mesi abbiamo lavorato per modificare il piano industriale di Coop Sicilia che prevedeva un recupero di circa 4,3 milioni di euro di cui 2 milioni sul costo del lavoro e che metteva in discussioni il CCNL con deroghe pesantissime soprattutto sui trattamenti economici. L’ipotesi riesce non solo a garantire tutta l’occupazione ma anche gli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori senza perdite economiche. La gestione di un piano di flessibilità per il recupero di efficienza e produttività rimane un punto fondamentale dell’ipotesi, che attraverso poche regole generali cerca di attenuare l’impatto verso la vita dei lavoratori. Inoltre all’interno si prevede un piano di incentivazione volontaria all’esodo e l’applicazione di ammortizzatori sociali per una riqualificazione del personale dei sedi in chiusura e per la sede amministra e l’opportunità per gli stessi di scegliere in caso di vendita ad altre società di rimanere in azienda o essere ceduti con una clausula sociale di reintegro in caso di licenziamento. Ora si attende la conclusione della fusione di Coop Sicilia in Coop Alleanza 3.0, società madre e colosso della cooperazione. La parola passerà dunque ai lavoratori che nelle assemblee avranno l’opportunità di votare questa ipotesi come di fatto prevede l’accordo nazionale sulla rappresentanza a conclusione di un percorso democratico e trasparente”.
E’ davvero una bella giornata!” Affermano Enza Meli e Giovanni Casa, segretari generali di Uil e Uil Tucs Catania. Nel “Promemoria Uil di Ferragosto”, firmato da Enza Meli insieme con tutti i segretari delle organizzazioni di categoria, il “Sindacato del Popolo” aveva inserito la positiva conclusione della trattativa Coop come una priorità di questa estate di attività sindacale: “Non ce ne siamo stati a guardare – commenta la segretaria generale della Uil di Catania – Non potevamo andare in vacanza, mentre tanti lavoratori con le loro famiglie vivevano mesi di preoccupazione. Con la positiva conclusione delle intese per Sts Poligrafici e Coop celebriamo nel migliore dei modi questa fine d’estate. Ma a nessuno è consentito dimenticare vertenze come Tecnis e Myrmex, solo per citarne un paio”.