Chiude l'hotel San Domenico di Taormina

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TAORMINA (ME) – E’ la storia di Taormina, un luogo simbolo dove i grandi divi di Hollywood si sono incontrati, innamorati, rifugiati; un luogo dove l’immaginazione ha lasciato spazio alla bellissima realtà dei suoi panorami, dei suoi angoli suggestivi, dei suoi scorci. 

Le sue stanze raccontato la storia: prima dei monaci quando ancora era un convento, poi dei grandi della terra, di tutti i settori, quando è diventato tra gli alberghi più desiderati a livello mondiale.

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Non a caso l’ultimo G7, che si è svolto proprio a Taormina, ha visto nell’hotel San Domenico uno de protagonisti: con i suoi giardini, le sale riunioni, le suite.

Ma, evidentemente, neanche il G7 è riuscito a smuovere le sorti di un hotel il cui fallimento da tempo era nell’aria. E adesso chiude, per essere ristrutturato e soprattutto per essere trasformato in un albergo stagionale, perdendo quella sua aurea di elitario che da sempre lo ha contraddistinto. Un anno, forse due per la ristrutturazione: ancora non si sa.

Ciò che è certo è che in molti perderanno il posto di lavoro: oltre 40 i dipendenti che avranno un amaro Natale. 

La nuova proprietà è la “Taormina hotel management”: a contendersi la spettacolare struttura anche lo sceicco del Qatar Hamad Bin Jassim Al Thani ma i primi hanno avuto la meglio nell’asta per la vendita degli alberghi siciliani del gruppo Acqua Marcia di Francesco Bellavista Caltagirone alzando il prezzo di 200 mila euro. Totale del prezzo 52,5 milioni di euro.

Gli arredi, vere e proprie opere d’arte, erano stati salvati in extremis dalla Soprintendenza ai beni culturali di Messina che solo due mesi prima aveva bloccato l’asta di 167 tra quadri d’autore, bassorilievi, mobili, portali, persino il sarcofago di un nobile, provenienti dalla liquidazione degli hotel di Acqua Marcia e che il tribunale di Roma aveva affidato alla casa d’aste Bonino. Secondo la Soprintendenza il San Domenico è un albergo museo che costituisce un’unica opera d’arte e dunque quei beni potevano essere venduti singolarmente ma non potevano in nessun modo essere spostati dal loro contesto.

Chissà cosa direbbero oggi Guglielmo Marconi e Luigi Pirandello, Thomas Mann e Richard Strauss, Audrey Hepburn, Marlene Dietrich e Ingrid Bergman, i reali di tutta Europa, Liz Taylor che nella bella Taormina passò la sua quinta luna di miele con, appunto, il quinto marito. Chissà se mai esisterà un nuovo albergo capace di racchiudere tra le sue pareti la storia che fino a oggi ha custodito il San Domenico.

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