Le Associazioni del Movimento cooperativo: No all’aumento dei diritti a carico delle imprese per sostenere i disavanzi della Camera di Commercio

Camera di commercio di Catania
La Camera di commercio di Catania
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“Siamo assolutamente contrari a qualsiasi aumento dei diritti che le imprese devono corrispondere alle Camere di Commercio. I disavanzi di bilancio non possono essere posti a carico dalle imprese che già vivono enormi difficoltà e non possono affrontare costi aggiuntivi nel momento economico attuale”.
È questa la posizione espressa dalle rappresentanze territoriali delle cooperative, AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP, UNCI e UNICOOP, rispetto alla proposta di deliberazione inserita dai vertici della Camera di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa all’ordine del giorno del Consiglio Camerale e volta a garantire l’equilibrio dei conti della supercamera.
“Abbiamo aderito tre anni fa al progetto di accorpamento delle tre Camere – continuano le associazioni – anche rinunciando alla fondamentale identità di ciascun territorio, nel presupposto che ciò avrebbe determinato la sostenibilità economica dell’ente al quale era legato l’abbattimento dei diritti camerali. Se ciò non dovesse essere confermato si ritorni indietro su questa decisione perché significherebbe avere fallito il vero obiettivo dell’accorpamento. Ed è un bene che anche i consumatori si ritrovino su questa posizione. La giunta della Camera di Commercio riveda questa posizione, si muova su percorsi diversi per risolvere il problema dei disavanzi. Le imprese hanno bisogni di costi bassi e servizi di qualità e questi devono essere a nostro modo di vedere gli obiettivi dei nostri rappresentanti negli organi camerali”.

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