CATANIA – Dopo 7 mesi dall’insediamento, la Camera di Commercio della Sicilia orientale stila il programma operativo per il rilancio di un’area economicamente molto importante. Un rilancio che viene reso noto dal presidente Pietro Agen che parla di avvio della privatizzazione Sac, della individuazione di 200 siti turisticamente rilevanti nel sud est dell’Isola per rilanciarli, della creazione di un negozio che rappresenti il meglio della Sicilia orientale da trasformare in un franchising. E poi l’unificazione dei servizi e delle procedure per le tre città adesso riunite sotto lo stesso ente.
I macro obiettivi da inseguire sono piuttosto chiari: definire i programmi delle società controllate o partecipate; riprendere il ruolo attivo finalizzato alla crescita economica del territorio, ove possibile, operando in sinergia con altri enti o con privati; promuovere iniziative di confronto per tentare di avviare a soluzione problematiche che interessano il Sud Est Sicilia e che non rientrano fra le attività di specifica competenza della Camera di Commercio.
“Il primo dovere della nuova Camera del Sud est è capire cosa manca nei tre territori e poi farsi parte attiva per realizzare, ad esempio, centri fieristici, congressuali o di eccellenza enogastronomica. E se poi a mancare è qualcosa che non spetta a noi, ma che è fondamentale per l’impresa, come i sistemi di trasporto su gomme e ferrovia, e allora dovremo svolgere una grande funzione di stimolo. Ci riferiamo, per esempio, alla realizzazione delle infrastrutture strategiche quali i collegamenti stradali Catania – Ragusa o ferroviari Catania – Siracusa”, ha esordito Agen.
La Camera di Commercio guarda all’agroalimentare, all’agriturismo e all’artigianato di qualità, come ai punti cardinale da seguire per raccogliere il meglio dal territorio.
Tra le priorità ci sono le procedure per la privatizzazione della SAC, società gestore dell’aeroporto di Catania e indirettamente di quello di Comiso, il tutto con un cronoprogramma delle iniziative e con una rigida applicazione delle norme anticorruzione.
“Bisogna privatizzare lo scalo di Catania e quello di Comiso, ad esempio per renderli più efficienti e più veloci nelle scelte. Non che funzionino male, ma proprio in quanto enti pubblici risultano più lenti. Un esempio? Un parcheggio sarebbe dovuto essere terminato tre anni e mezzo fa, ma un contenzioso ha allungato i tempi in maniera inaccettabile- aggiunge il presidente- . Risolveremmo una volta per tutte il problema pensionistico dei dipendenti e aiuteremmo tutti i soci a trasformarlo nel migliore volano possibile per trasformare l’economia del territorio”.
A proposito di rilancio del locale e di collaborazione tra pubblico e privato, un’ idea è quella di avviare anche attraverso un concorso di idee, la progettazione di un negozio o di un corner del sud est siciliano di cui incentivare l’apertura in grandi città, in Italia e all’estero. La progettualità dovrà riguardare l’insegna, l’arredo e l’analisi costo di realizzazione a mq; l’individuazione di imprese disponibili ad operare con una prima fornitura in conto vendita ed accettare controlli sulla qualità dei prodotti; una forma di assicurazione unitaria sul pagamento delle prime forniture. E poi c’è il turismo, vera scommessa per il futuro a breve e medio termine. “Vogliamo individuare e valorizzare 100/200 siti turisticamente rilevanti da lanciare con una campagna mediatica legata ad una slogan e ad una serie di premi vacanza offerti fra quanti parteciperanno alla iniziativa / concorso – spiega Agen- ci sono tanti luoghi e strutture dal valore storico incommensurabile, e possiamo dire che il nostro competitor regionale è sicuramente la Toscana. Se loro hanno il Rinascimento, noi abbiamo dalla nostra tremila anni di storia, con tanto di Greci, Romani e tanti patrimoni barocchi”.
Tra le idee c’è anche un progetto per l’utilizzo della sede camerale di Siracusa da destinare alla crescita del territorio, coinvolgendo imprese e popolazione.
“Pensiamo alla collaborazione con musei e istituzioni di prestigio presenti nei territori, penso al magnifico Museo Paolo Orsi ma anche agli enti lirici- conclude Agen- perché crediamo fermamente che non dobbiamo fermarci al territorio, ma dobbiamo spingere sulla sua storia. Non a caso abbiamo in bilancio 2 milioni e mezzo da spendere in un anno per la programmazione”.
Nel programma compare anche la riunificazione dei singoli “progetti vetrine” in un’ unica operazione, grazie ad un concorso sull’intero territorio che possa far nascere un fenomeno assimilabile a quello dei mercatini di Natale del Trentino Alto Adige. E ancora, valorizzare ulteriormente l’iniziativa Cioccolato di Modica inserendola come appuntamento fisso, annuale del programma camerale, e definire un programma di interventi per la valorizzazione degli allevamenti definibili come secondo natura.
Anche la comunicazione del sapere socio economico è già presente nell’agenda delle cose da fare: della definizione di un programma di convegni di approfondimento (in sinergia con Università e privati) su tematiche di grande impatto socio economico, ai temi della crisi idrica e desertificazione dei territori, dal potenziale sviluppo generato dall’utilizzo della ricerca al trattamento dei rifiuti urbani fra emergenze e potenzialità. E ancora lotta alle mafie attraverso nuove strategie, e attenzione al rischio sismico, con azioni di breve e medio periodo.
È prevista la collaborazione ad un progetto di portualità siciliana, all’avvio delle Z.E.S. Zone Economiche Speciali e alla realizzazione di un Ente Fiera.
Infine, la creazione di una piattaforma, rientrante nel programma di digitalizzazione innovativa 4.0 in collaborazione con “Slow Food Sicilia” virtuale e fisica dove si propongono prodotti di eccellenza siciliani, che provvederà a pubblicizzare i prodotti e collocarli sul mercato; il produttore non dovrà preoccuparsi dell’aspetto promozionale e di vendita del prodotto. La piattaforma fisica sarà rappresentata da negozi affiliati.