Istat: +6% le famiglie povere in Sicilia

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SICILIA – Nel 2017 aumentano del 6% i poveri in Sicilia rispetto all’anno precedente. Lo rivela il report dell’Istat sulla povertà in Italia. Le famiglie che vivono in condizioni di povertà relativa sono il 29% (erano il 22,8% nel 2016), in pratica il doppio della media nazionale (12,3%), il 5,3% in più rispetto alla media del Mezzogiorno (24,7).

L’Isola è al secondo posto della graduatoria nazionale per numero di nuclei familiari indigenti, peggio fa solo dalla Calabria, dove il 35,4% delle famiglie è in povertà. Seguono Campania (24,4%), Puglia (21,6%), Basilicata (21,8) e Sardegna (17,3).

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Le famiglie in povertà assoluta residenti nel Mezzogiorno sono 845mila (146mila in più rispetto al 2016), pari a 2milioni 359 persone in povertà (circa 320 mila persone in più rispetto al 2016).

Cresce al Sud anche l’intensità di povertà, cioè quanto la spesa mesile delle famiglie povere è al di sotto della linea di povertà. Nel Mezzogiorno è salita dal 20,5% al 22,7% mentre nel resto del paese rimane stabile al 20,7%.

“L’incidenza della povertà assoluta, spiega l’Istat, è calcolata sulla base di una soglia corrispondente alla spesa mensile minima necessaria per acquisire un paniere di beni e servizi che, nel contesto italiano e per una famiglia con determinate caratteristiche, è considerato essenziale a uno standard di vita minimamente accettabile”. Sono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia (che si differenzia per dimensione e composizione per età della famiglia, per ripartizione geografica e per tipo di comune di residenza). Gli indicatori vengono inoltre forniti a livello di famiglie e caratteristiche della persona di riferimento all’interno della famiglia, e a livello di individui, classificati come poveri se appartenenti a famiglie povere.“

 

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