Sospensione del servizio trasporti all’ODA di Catania. I genitori dei disabili: “Siamo molto preoccupati e amareggiati per il silenzio del Comune di Catania. Per questo chiediamo un incontro urgente con il sindaco Salvo Pogliese”

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CATANIA – La Fondazione ODA, da ieri, ha dovuto interrompere il servizio di trasporto degli assistiti residenti a Catania verso le proprie strutture. “Una decisione che abbiamo appreso con dispiacere ma della quale comprendiamo le ragioni. Sappiamo bene, infatti, che l’Ente ha continuato ad assicurare il servizio, nonostante il fatto che la convenzione con il Comune di Catania sia scaduta oltre dieci anni fa e la retta non sia stata adeguata”, dice Rosy Marino Romeo, presidente dell’associazione Geshan (Genitori soggetti handicappati). 

Sospendere il servizio significa mettere a repentaglio le terapie dei nostri ragazzi, perché, degli oltre cento utenti catanesi che beneficiano del trasporto, solo in pochi potranno essere accompagnati autonomamente negli istituti dalle famiglie. I vertici della Fondazione ci hanno spiegato di non essere più in grado di garantire per il presente e per il futuro un servizio non più sostenibile, nell’interesse del risanamento della Fondazione. Il Commissario straordinario ha chiesto invano, a partire dallo scorso ottobre, all’amministrazione comunale di rivedere la retta e adeguarla ai reali costi sostenuti per trasportare in sicurezza, e secondo gli standard di legge, gli utenti. Ci chiediamo perché da Palazzo degli Elefanti, in questi mesi, non sia arrivato alcun riscontro alle richieste dell’Ente; il tempo per trovare un’alternativa c’è stato ed è passato invano, senza che il Comune si sia attivato per affidare il trasporto ad altri soggetti. D’altronde, si tratta di un servizio essenziale, che il Comune deve assicurare per legge. La questione trasporti, nell’ultimo anno, si è presentata anche in altri paesi etnei. Ma con le amministrazioni locali in questione ci sono stati margini di interlocuzione e una soluzione si è trovata”, denunciano i rappresentanti di Geshan, che si appellano al neo sindaco di Catania, Salvo Pogliese, al quale chiedono un incontro urgente:Siamo molto allarmati; per questo confidiamo nel fatto che il nuovo primo cittadino voglia approfondire la questione e ci aspettiamo che ci riceva quanto prima”.

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