CATANIA – “La professione dell’assicuratore resta il pilastro su cui si appoggia l’industria assicurativa rami danni in Italia”. Il messaggio è chiaro quello lanciato da Catania dal presidente nazionale SNA, Claudio Demozzi, che ieri pomeriggio ha chiuso i lavori dell’incontro formativo, organizzato dalla sezione provinciale nell’Aula Magna del Dipartimento Economia e Impresa, l’ultimo appuntamento prima del Congresso nazionale che i prossimi 17 e 18 ottobre a Rimini celebrerà i cento anni dalla nascita del sindacato.
In Italia l’IVASS, l’ente di vigilanza delle assicurazioni, ha già chiuso dall’inizio dell’anno 2019 ben 112 siti fake, piattaforme, cioè dove venivano vendute polizze false, incassati i premi senza che i veicoli venissero mai assicurati. Più in generale, ben il 30 per cento dei mezzi circolanti sulle nostre strade non sono coperte da RCA.
Numeri che traducono la necessità di rafforzare le tutele dell’agente, il cui ruolo assume rilevanza sociale e diventa garanzia di cui beneficia innanzitutto la collettività. “Un dato che premia la capillare presenza di agenti sul territorio – commenta il segretario provinciale Salvo Lisi – necessaria per intercettare i veri bisogni e affrontare tutte le esigenze del cliente, potendo garantire un servizio efficiente che si ripercuote soprattutto sulle compagnie assicurative”. “Nonostante una prima crisi causata dall’arrivo delle assicurazioni in Internet – ha sottolineato ancheil presidente nazionale del fondo pensioni Fonage Francesco Libutti –oggi circa l’80 per cento del mercato resta distribuito dal canale agenziale”. “Per questo la categoria ha accolto con piacere il primo incontro con l’Ania, l’associazione nazionale per le imprese assicuratrici – ha ricordato Demozzi – durante il quale si è discusso, dopo più di 10 anni dalla scadenza, del rinnovo del contratto nazionale agenti-imprese, è un primo passo speriamo ne seguano altri concreti. Già lo scorso anno, abbiamo stilato una piattaforma che contiene tutte le nostre richieste”.
Da Catania, Il presidente Fonage conferma anche una seconda buona notizia, per la prima volta, infatti, dopo anni di disavanzo e di gestione commissariale, il fondo pensioni agenti, che esiste da 40 anni, ha registrato un avanzo tecnico di gestione nel 2018 di 129 milioni di euro, contando circa 25 mila iscritti, tra pensionati e attivi.
Infine, la terza buona notizia per la categoria è che in Parlamentosi sta rimettendo mani su un disegno di legge sulla figura dell’agente assicurativo “non semplice venditore di prodotti preconfezionati – dice Lisi – ma consulente a tutela del cliente. Garantire con un impianto normativo maggiore serenità, certezza di diritti e libertà e autonomia d’azione ai professionisti equivale a trattare meglio i cittadini”.
Dopo i saluti, Roberto Tufano, docente Scienze della Formazione, e Salvo Pogliese, sindaco di Catania, il presidente provinciale SNA Catania, Salvatore Lisi e il coordinatore regionale SNA Sicilia, Giuseppe Giardinella, hanno introdotto i lavori a cui hanno partecipato circa 120 intermediari assicurativi. Intervenuti ancheElena Dragoni, vice presidente nazionale vicario SNA e presidente EBISEP, Roberto Bianchi, direttore Sna Channel, Domenico Fumagalli, past presidente SNA.
“La Sicilia ha dato il nome allo Sna ad un Congresso che si è celebrato ad Agrigento – ha ricordato Giuseppe Giardinella –Da allora molte sono state le iniziative partite dalla nostra Isola da parte di uomini che tanto hanno fatto per il sindacato a livello nazionale, voglio ricordare due figure su tutte Gino Catania e Geri Villaroel socio onorario Sna”.