CATANIA – I Carabinieri della Squadra “Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, hanno arrestato nella flagranza di rapina aggravata il 41enne A. G..
I militari, mentre erano impegnati in un servizio anticrimine, ricevevano via radio un allarme di rapina in corso in un albergo ubicato in via Platamone e quindi, a sirena attivata, arrivavano tempestivamente sul luogo del fatto dove nell’immediatezza ricevevano le prime notizie dalla vittima, l’addetto alla reception.
Quest’ultimo, visibilmente scosso, raccontava ai militari che circa 10 minuti prima un uomo era entrato all’interno dell’albergo minacciandolo con la mano all’interno della tasca e, facendogli intendere d’avere un’arma al suo interno, gli intimava “… dammi i soldi altrimenti ti finisce male!!!“. Il dipendente dell’albergo non muoveva un dito per la paura talché lo stesso bandito, dimostrando pregressa conoscenza del luogo, apriva un cassetto del bancone impossessandosi degli 80 euro che vi erano riposti, allontanandosi subito dopo ma non prima d’aver ulteriormente minacciato il portiere “… non chiamare nessuno altrimenti ti finisce male!!!”.
Il poveretto avvertiva quindi il titolare dell’albergo che, a sua volta, provvedeva immediatamente ad avvertire i Carabinieri i quali, riuscendo ad intervenire quasi immediatamente, raccoglievano le preziose descrizioni del rapinatore.
L’addetto inoltre riferiva ai militari che, probabilmente, si trattava della stessa persona che aveva perpetrato una rapina nello stesso albergo soltanto il lunedì appena scorso.
L’intuizione dei militari a questo punto è stata l’arma vincente. Avevano infatti saputo che solo due giorni prima un rapinatore, con le stesse modalità, aveva perpetrato una rapina in un esercizio commerciale di via Cristoforo Colombo e che, poi, era stato visto fuggire in direzione del vicino terminal degli autobus di Piazza Giovanni XXIII.
I Carabinieri hanno ben pensato che, per un rapinatore, allontanarsi dal luogo del misfatto in maniera anonima è la soluzione più auspicabile e, pertanto, hanno provveduto ad effettuare un controllo sugli autobus fermi al capolinea, trovando sul “Librino Express” un uomo corrispondente alla descrizione.
Quest’ultimo, tradito dal suo nervosismo, ha confermato poi ai militari d’essere l’autore della rapina appena compiuta ai danni dell’albergo, nonché di altri analoghi reati commessi in zona: era lui infatti lui il terrore dei commercianti della zona che, da qualche tempo, erano vittime delle sue scorribande.
L’immediata perquisizione effettuata sull’uomo ha consentito ai militari di sequestrare un coltello tipo da cucina della lunghezza di cm. 21, quindi, l’acquisizione del filmato di videosorveglianza dell’albergo, ha consentito l’inconfutabile identificazione dell’autore mediante la comparazione delle fattezze fisiche e, soprattutto, della corrispondenza dei capi d’abbigliamento indossati.
L’arrestato, in attesa delle decisioni del G.I.P. del Tribunale etneo, è stato condotto nel carcere catanese di Piazza Lanza così come disposto dal magistrato di turno della locale Procura Distrettuale della Repubblica.