SICILIA – La Lega entra nel governo in Sicilia: al partito di Salvini andrà l’assessorato ai Beni culturali, delega rimasta nelle mani del presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la morte di Sebastiano Tusa. Per il resto, nessun cambio in giunta al momento. E’ quanto emerge a conclusione del vertice di maggioranza, durato circa cinque ore, durante il quale la coalizione di centrodestra ha affrontato alcuni temi politici.
In Assemblea regionale il gruppo della Lega è costituito da tre parlamentari, ne ha perso uno (Giovanni Bulla transitato all’Udc) due giorni fa. Il Carroccio ha sostenuto fin dall’inizio Musumeci, eleggendo all’Ars un deputato. “È stata un’intensa giornata di lavoro – ha commentato il Givernatore Nello Musumeci alle fine del vertice di maggioranza – , conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive”.
Che c’è fermento politico è chiaro anche dai movimenti che si fanno in Sicilia in vista delle prossime elezioni amministrative: i Circoli della Lega dei Meridionali, infatti, saranno presenti nelle elezioni Amministrative e Regionali con il proprio simbolo e con propri candidati, oppure in coalizione con il centro destra.
Nel 2020 in Sicilia si voterà a Carini, Agrigento, Enna, Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto,
Misterbianco, Reggio Calabria, Matera, Segrate, Vittoria.
“I Circoli della Lega dei Meridionali – come si legge in una nota diffusa dal partito – rappresentano tutti quei Cittadini del Sud Italia che credono sia possibile sviluppare le Regioni del Meridione puntando sulle capacità tradizionali: Agricoltura, Acquacoltura, Forestazione, Artigianato e Turismo. Ma anche sviluppando la Cantieristica Navale e da Diporto; puntando sulla Logistica per utilizzare al meglio le infrastrutture portuali esistenti; sulla creazione di consorzi d’area per valorizzare e commercializzare le produzioni d’eccellenza del Meridione d’Italia in Italia, in Europa e nel mondo. I Circoli della Lega dei Meridionali lavoreranno per far sì che i giovani qualificati del Meridione non siano costretti ad emigrare per trovare un lavoro, ma possano restare per contribuire allo sviluppo del territorio dove sono nati e dove mantengono le loro radici. I Circoli della Lega dei Meridionali si rivolgono a tutti quei cittadini che non hanno perso la speranza nel futuro e che credono che una politica diversa rivolta alla gente sia possibile, per archiviare per sempre il malaffare e la politica fatta per il solo fine dell’arricchimento personale del politicante di turno. I Circoli della Lega dei Meridionali sono la vera novità della Politica per tutti quei Cittadini che non si rassegnano a vedere il Sud Italia trasformato in un centro profughi Europeo”.