CATANIA – Le elezioni amministrative consegnano il nuovo quadro degli equilibri politici in sette Comuni del catanese, tra conferme, sorprese, clamorosi ritorni.
BRONTE – Appartiene certamente a quest’ultima categoria la vittoria di Pino Firrarello nella città del pistacchio. L’ex sindaco e senatore esponente di Forza Italia si è imposto con il 44,64%, pari a 5.191 voti, sul sindaco uscente Graziano Calanna, del Partito Democratico, fermo al 34,19% (3.975 voti). Staccati Giuseppe Gullotta, candidato civico, al 17,76% (2.065 voti) e Valeria Franco, Movimento 5 Stelle, al 3,41% (397).
SAN GIOVANNI LA PUNTA – riconferma per il sindaco uscente Antonino Bellia, con il 55,96%, pari a 6.781 voti. Alle sue spalle Santo Trovato, con il 25,04% (3.034 voti), Lorenzo Seminerio, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia, con il 11,55% (1.400 voti), e Giusy Rannone del Movimento 5 Stelle con 7,44% (902 voti).
PEDARA – Alfio Cristaudo vince con il 53,71%, pari a 3.657 voti, contro il sindaco uscente Antonio Fallica, fermo al 36,31% (2.472 voti). Distante il candidato del M5s Nuccio Tropi, con il 9,99% (680 voti).
MASCALI – Riconfermato il sindaco uscente Luigi Messina, esponente di Forza Italia, con il 56,31%, pari a 4.092. Staccato l’avversario Giuseppe Cardillo, con il 43,69% e 3.175 voti.
TRECASTAGNI – Conferma il primo cittadino in carica Pippo Messina, espressione di Forza Italia, con il 47,76%, pari a 2.851 voti. Secondo Raffaele Trovato, con il 35,24% (2.104 voti). Segue Mauretta Finocchiaro con il 11,98% (715 voti). Distante il Movimento 5 stelle con la candidata Concetta Ambra, al 5,03% (300 voti).
SAN PIETRO CLARENZA – Ad ottenere la fascia tricolore è Enzo Santonocito con il 70,28%, pari a 2.603 voti. Non ce la fa Gaetano Angemi, fermo al 29,73% (1.101 voti).
MILO – Confermato il sindaco uscente Alfio Cosentino, che ha prevalso con il 52,61% (413 voti) sullo sfidante Giuseppe Messina, al 47,39% (372 voti).
L’affluenza complessiva nel catanese ha raggiunto il 61,12%. A votare 49.670 persone su un totale di 81.262 aventi diritto. Tutto da rifare a Tremestieri Etneo, dove il voto è stato sospeso per presunte irregolarità emerse nella raccolta firme di due liste.
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