Su delega di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. emesso dal G.I.P. del Tribunale etneo, con il quale è stato disposto l’oscuramento, mediante messa off-line, del sito www.bongae.it.
Le preliminari attività investigative condotte dai Finanzieri della Compagnia di Riposto avevano consentito di individuare un sito di e-commerce ove la ditta individuale Bongae commercializzava sigarette alla canapa del tipo COB – ossia sigarette il cui contenuto dichiarato era un “Mix di cannabis sativa light” e 100% infiorescenza femminili di cannabis legale – oltre alle infiorescenze di cannabis light.
I successivi approfondimenti, avevano però permesso di appurare che l’impresa non aveva mai richiesto le previste ed obbligatorie autorizzazioni alla vendita di tabacchi e affini rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Le perquisizioni locali ed informatiche disposte quindi da questa Procura della Repubblica nei confronti di Bonanno Andrea, titolare della ditta, hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro 5.606 sigarette (pari ad oltre 5 kg di tabacco lavorato), di cui alcune già confezionate, nonché di ricostruire le vendite compiute a mezzo del sito www.bongae.it.
In particolare, dalla documentazione acquisita nella circostanza si è potuto appurare che dall’anno 2019 ad oggi, la Bongae ha venduto illecitamente, tramite il proprio sito internet, oltre 13.000 sigarette, pari a circa 13 kg di tabacco, per un provento complessivo di 24.469,80 Euro.
Il titolare della ditta, che rischia ora l’arresto fino ad un anno ed un’ammenda da 10.000 a 25.000 euro, risponderà anche della recidiva, in quanto nel novembre 2018 era già stato denunciato per la stessa illecita condotta.
All’epoca, sempre le Fiamme Gialle di Riposto avevano infatti rinvenuto all’interno dei locali aziendali della ditta individuale Canapa Italia, anch’essa riconducibile all’odierno indagato, Kg. 8,946 di sigarette alla canapa destinate alla vendita a mezzo internet senza che la ditta avesse richiesto la relativa autorizzazione da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.