“Servono più posti nelle scuole, salari più alti e una revisione dei profili professionali per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ata)”. Sono queste le principali richieste fatte dal segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, nel corso del seminario “Il lavoro ata al tempo della pandemia. Criticità e prospettive alla luce del rinnovo del contratto collettivo nazionale”, che si è tenuto ieri a Enna presso il Federico II Palce Hotel.
“È fondamentale – aggiunge – ripristinare nelle scuole italiane quei 45.000 posti tagliati in virtù di una operazione politico-economica voluta dall’allora ministra Gemini; eliminare il precariato e dare vita all’organico funzionale che garantisce stabilità ai lavoratori e qualità professionale nelle scuole; restituire dignità a questa categoria di lavoratori a partire dal salario indecente e una revisione dei profili professionali che risalgono a circa 20 anni fa rispetto a una scuola che è completamente diversa da quella di oggi; garantire un percorso di formazione a tutto il personale; ridurre il carico di lavoro e definire in modo chiaro le incombenze del personale di segreteria al quale viene chiesto di svolgere attività che in passato erano a carico dei provveditorati, dell’Inps e degli altri enti della pubblica amministrazione”.
“Rispetto al tema dell’assistenza igienico sanitaria agli alunni con disabilità – conclude Rizza – riteniamo che sia giunto il momento di distinguere l’assistenza igienico sanitaria di base rispetto a quella specialistica, che è a carico della Regione Siciliana e degli Enti locali. Assistenza che può e deve essere svolta necessariamente da personale specializzato Osa e Oss, con un percorso di formazione effettivamente valido per garantire agli alunni con disabilità, che in Sicilia sono quasi 30.000, quel diritto allo studio già pesantemente negato durante la fase legata alla pandemia”.