Curata da Vittorio Ugo Vicari, docente dell’Accademia di belle Arti di Catania, per il Comune etneo dopo una prima ricognizione e selezione delle opere di proprietà dell’ente, rimarrà aperta fino alla fine dell’anno nel Palazzo del Senato cittadino
Rimarrà esposta fino al 31 dicembre nel Palazzo del Senato cittadino, in via Giordano Bruno a Misterbianco, nel Catanese, la selezione di opere acquisite al patrimonio cittadino nel corso del Novecento e degli ultimi due decenni.
La collezione d’arte contemporanea del Comune di Misterbianco sarà visitabile ogni sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 13 in collaborazione con la Fondazione Monasterium album.
Il curatore della mostra – che comprende una cinquantina di opere, tra cui paesaggi locali – è Vittorio Ugo Vicari, docente di Storia dell’arte contemporanea nell’Accademia di Belle arti di Catania, mentre la progettazione della grafica dell’esposizione si deve a Gianni Latino e ad Anna Compagnone.
“Nonostante – ha spiegato Vicari – la mostra sia frutto soltanto di a una prima ricognizione e selezione delle opere di proprietà del Comune, essa presenta autori, contesti e paesaggi di significativa importanza per la storia dell’Arte etnea e per la cittadinanza”.
E nel corso dell’inaugurazione, venerdì scorso, Salvatore Caccamo, commissario straordinario del Comune, aveva sottolineato proprio il piacere di “condividere con la collettività misterbianchese un piacevole percorso culturale e artistico che include significative testimonianze di storia e di architettura del contesto locale”.
Presente all’inaugurazione anche Lina Scalisi, presidente di Aba Catania, che ha sottolineato “l’impegno per il territorio dell’Accademia: dalla conclusione dell’ottavo Simposio internazionale di scultura in pietra lavica a Belpasso, all’apertura di questa esposizione a Misterbianco”.
Tra l’altro, mostra nella mostra, sono in esposizione a Misterbianco le opere di quegli autori che sono stati – o sono – anche docenti dell’Aba e che nel loro ruolo hanno svolto un’importante funzione didattica, diffondendo tecniche e stili del Novecento. Nello specifico, i fratelli Antonio e Tano Brancato, Antonio Portale, Elio Romano e il fondatore dell’Accademia, Nunzio Sciavarrello. Al quale ultimo si deve l’opera scelta come simbolo della mostra.