È passato ben più di un mese dal crollo del tetto del corridoio centrale del Liceo Boggio Lera e gli interventi, tanto quelli di emergenza quanto quelli necessari per risolvere i problemi strutturali, sembrano avere ritmi di estenuante lentezza.
La Città Metropolitana di Catania mostra, ancora una volta, la sua radicale incapacità di dare le risposte che le competono ai problemi del patrimonio edilizio delle scuole.
Intanto, ancora oggi, centinaia di alunni, ogni giorno, sono costretti alla didattica a distanza.
Le istituzioni cittadine in oltre un mese sono state in grado al momento di reperire solo sette classi in un istituto comprensivo (rese disponibili solo pochi giorni fa, tra mille problemi) e i lavori di messa in sicurezza di una parte dell’edificio sono (forse) solo all’inizio.
Siamo dunque di fronte ad una situazione gravissima che colpisce duramente il diritto allo studio, le condizioni di lavoro di docenti e Ata e mette in discussione il futuro di una delle istituzioni formative più prestigiose della nostra città. Una condizione simbolica del disastroso stato degli edifici scolastici di un intero territorio, che acquista visibilità solo nel momento dell’evento catastrofico, per poi essere regolarmente dimenticata.
Il nostro impegno è quello di continuare a tenere accesi i riflettori sulla vicenda del Boggio Lera così come sulle altre, denunciando le inadempienze irresponsabili della Città metropolitana, rivendicando un futuro diverso per il sistema scolastico catanese.