Superbonus: Fillea, Filca, Feneal siciliane plaudono alla norma che impone il rispetto del Ccnl. “Una vittoria della civiltà del lavoro”

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Palermo, 21 feb- Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil siciliane esprimono apprezzamento per il vincolo dell’applicazione e del rispetto da parte delle imprese edili del contratto nazionale di lavoro del settore, previsto dal decreto sul Superbonus approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri. “E’ una vittoria della civiltà del lavoro e di tutti i sindacati e le associazioni di impresa del settore che credono e che stanno investendo sulla qualità”, affermano in una nota i segretari generali delle tre sigle, Giovanni Pistorio, Paolo D’Anca, Francesco De Martino. I sindacati sottolineano che “la norma garantendo formazione e più sicurezza tutela e premia i lavoratori e le imprese che rispettano la legge”. Pistorio, D’Anca e Di Martino rilevano che ”in Sicilia il settore, quasi per intero nel privato, è cresciuto nell’ultimo periodo per volume di affari di circa il 30%. E’ questa la fase – sottolineano – in cui bisogna tenere alto il livello di attenzione a tutela del buon lavoro e contro il rischio di infiltrazioni criminali che tra l’altro finirebbero per rompere il gioco virtuoso messo in campo
dalle parti sociali e dal Governo nazionale”. I sindacati siciliani degli edili fanno sapere che “già a partire dal mese di Marzo tutti gli enti bilaterali di settore saranno attivati per le opportune verifiche mentre le RLST (rappresentanti lavoratori sicurezza territoriali) in
giro per cantieri offriranno sussidio, assistenza e si impegneranno per segnalare eventuali anomalie rispetto alle prescrizioni normative”. “Il lavoro, sicuro e professionalizzato – sostengono i tre esponenti sindacali- fa buone imprese e le imprese serie vanno sostenute contro ogni forma di concorrenza sleale e contro i tentativi di infiltrazione criminale nel settore. Il buon lavoro inoltre premia il cittadino che pretende, e a ragione, un buon manufatto. Facciamo nostro il commento del Ministro Orlando – concludono Pistorio, D’Anca e Di Martino- “Se c’è buon lavoro, se c’è lavoro sicuro, c’è coesione sociale, c’è civiltà. E aggiungiamo che le norme di civiltà vanno difese e sostenute in fase di conversione e su ciò saremo concentrati e vigili”.

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