Questa sera nella rubrica di Hashtag Sicilia “La Stanza di Ippocrate“ parleremo dei mali della sanità siciliana, resi ancora più evidenti dalla pandemia, e dei possibili rimedi che si possono adottare utilizzando correttamente le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale per l’equità nella salute.
Tante sono le disuguaglianze che sconta la Sicilia e il Mezzogiorno in materia di sanità, basti pensare ai viaggi della speranza che tanti malati sono costretti a fare per curarsi recandosi negli ospedali del Nord; alla via crucis rappresentata dai tempi di attesa per sottoporsi a una visita specialistica o a un ricovero ospedaliero; alla carenza o all’indebolimento di presidi sanitari territoriali, un problema questo che ha investito soprattutto i paesi dell’entroterra dell’Isola.
Oggi affrontare e risolvere questi problemi, che sono il portato di scelte scellerate che hanno privilegiato la sanità privata rispetto alla sanità pubblica, è possibile perché al Sud arriveranno, oltre al 41 per cento degli 8 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche i 650 milioni di euro del Piano nazionale per l’equità nella salute.
Nell’arco di 6 7 anni si potranno spendere per curare i mali endemici della sanità meridionale e siciliana quasi 5 miliardi di euro e immettere nel settore decine di migliaia di nuovi medici, di infermieri e personale sanitario di cui si avverte un bisogno assoluto.
Utilizzando bene e correttamente questa straordinaria opportunità, rifuggendo da logiche assistenziali e clientelari, sarà possibile potenziare la sanità siciliana garantendo a tutti il diritto alla salute e all’assistenza a prescindere dal luogo dove si nasce e dal reddito che si possiede e valorizzando i centri di eccellenza e le grandi professionalità che ci sono anche in Sicilia.
Di tutto questo e di tanto altro, compreso l’esigenza di una formazione permanente, di telemedicina e dell’approccio del ministro Roberto Speranza, basato su tre parole chiave che sono: prossimità, innovazione e uguaglianza, parleremo questa sera alle ore 20.00 con l’onorevole Giovanni Burtone che, oltre ad essere sindaco del comune di Militello, quindi di un comune che vive tanti dei problemi che caratterizzano la sanità siciliana, è anche medico.
Salvatore Bonura