Appunti di Viaggio #7 – Ferla

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Con la tappa di oggi continua il nostro appuntamento con la rubrica “Appunti di Viaggio”, un tour nei borghi più caratteristici della Sicilia per far conoscere le eccellenze ambientali e le realtà di rilevanza sociale dei nostri paesini.

Oggi vi portiamo a Ferla, un piccolo borgo che conta 2350 abitanti circa, situato tra i monti iblei, all’interno della valle dell’Anapo.

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L’Anapo è uno dei più lunghi corsi d’acqua della Sicilia ed il principale fiume dei monti Iblei. Nel tempo ha eroso la roccia calcarea su cui scorre, dando luogo ai caratteristici canyon che circondano l’area limitrofa fino al sito archeologico di Pantalica.

Ed è proprio in questo contesto, e in questo ambiente che si trova il piccolo comune di Ferla, che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia e dell’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi.

In realtà si tratta di un borgo di origini medievali, distrutto dal terremoto del gennaio del 1693 e ricostruito più a nord rispetto all’insediamento precedente, con una nuova cromia diventata simbolo della ricostruzione barocca.

Gli amanti della natura restano incantati dal verde del bosco di Giarranauti e dalla vegetazione che ricopre i canyon e i calanchi che delimitano i confini urbani del paesino.

Lungo la via Sacra, Vittorio Emanuele, si possono ammirare alcune delle tante chiese del paese: Chiesa del Carmine, dedicata a Santa Maria del Carmelo con la sua facciata settecentesca; la Chiesa di S. Sebastiano al cui interno è possibile ammirare il martirio del Santo ad opera di Giuseppe Crestadoro e il gruppo scultoreo ligneo di Michelangelo Di Giacomo; quella di S. Antonio con la facciata Barocca fatta di tre corpi concavi; e la chiesa di S.Maria che fu convento, scuola e carcere.

Mentre lungo un’altra delle vie principali di Ferla, la via Umberto, fanno bella mostra i palazzi gentilizzi delle più importanti famiglie del borgo.

Ma descrivere Ferla così, attraverso tutte queste informazioni in qualche modo non basta. Per conoscere davvero questo piccolo comune bisogna ascoltare le parole di chi lo vive lo ha vissuto, di chi vi è nato e di chi è partito; per scoprire il modo unico in cui sia rimasto impresso nei cuori di ciascuno di loro.

Sentiamo cos’hanno da raccontarci. Appuntamento a questa sera alle ore 20.00 in prima visione sui nostri canali social: Facebook, Youtube e Twitter.

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