“Dopo anni di silenzio abbiamo costretto l’Amministrazione a rispondere sui pagamenti arretrati ai dipendenti del Comune di Catania. Il 4 maggio c’è stato un primo confronto, ed entro il 10 giugno arriverà una risposta formale. Abbiamo scoperto anche il gioco di alcuni sindacati, che in prossimità delle elezioni per le Rsu comunali si erano riempiti la bocca di fake news, promettendo l’imminente soluzione della vicenda”. Pippo Scalia, responsabile comunale del sindacato Snalv Confsal, commenta l’incontro dei giorni scorsi con l’Amministrazione etnea. Sul tavolo, ancora una volta, il mancato versamento delle somme dovute ai dipendenti di palazzo degli Elefanti per la produttività degli anni 2016, 2017 e 2018, prima della dichiarazione dello stato di dissesto dell’Ente.
Una vicenda che si trascina da anni, sulla quale per la prima volta l’Amministrazione comunale ha risposto nero su bianco. Secondo l’assessore al personale Michele Cristaldi e il direttore delle risorse umane Pietro Belfiore, si legge nel verbale della riunione convocata su richiesta di Snalv Confsal, esiste “un problema di competenze non ancora risolto” tra la Commissione straordinaria di liquidazione e il Comune di Catania, complicato dal fatto che la Commissione stessa “si è dichiarata formalmente incompetente” sulla materia. Da qui la necessità di un confronto istituzionale per capire come procedere, “prima alla Corte dei Conti e per ultimo al Ministero dell’Interno, che ancora malgrado i solleciti non ha dato risposta all’Ente”.
Nonostante ciò, hanno assicurato l’assessore Cristaldi e il direttore Belfiore, l’Amministrazione “sta studiando ogni soluzione utile a evitare un contenzioso”, e l’auspicio è quello che la vertenza “si risolva in tempi brevi” con il pagamento di quanto dovuto. Dichiarazioni significative per i lavoratori che da anni aspettano di ricevere le proprie spettanze, dice il segretario di Snalv Confsal. “La nostra insistenza ha costretto il Comune a dare risposte concrete ai lavoratori interessati nelle prossime settimane”, conclude Scalia. “Rimaniamo vigili per assicurarci che la soluzione possa arrivare nel più breve tempo possibile, con fatti concreti e non attraverso fake news diffuse ad arte in periodo elettorale”.
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