CATANIA – Sono 12 le inchieste portate avanti dalla commissione regionale antimafia nell’ultima legislatura, inchieste che hanno cercato di far luce su alcune ferite aperte per la nostra regione: dal depistaggio sulla strage di via D’Amelio, all’attentato a Giuseppe Antoci, e poi ancora il “sistema Montante”, i beni sequestrati e confiscati, la sanità e o ciclo dei rifiuti in Sicilia. C’è anche un’attenta analisi sulla condizione minorile a Catania ma anche sull’Ast, l’azienda siciliana trasporti. Quest’ultima è stata approvata proprio oggi: secondo la Commissione, “dall’inchiesta svolta emergono fatti, comportamenti e omissioni che aggravano, purtroppo, il quadro proposto dalla magistratura. E che richiedono un ripensamento urgente e complessivo da parte della Regione siciliana, socio unico dell’AST, nelle proprie funzioni di gestione e di controllo nei confronti della più importante partecipata regionale.”
“L’indagine della Procura di Palermo – si legge nella relazione conclusiva – consegna alle valutazioni della politica una ricostruzione priva di rilievo penale ma, certo, estremamente allarmante”.
Le inchieste sono state raccolte in 11 volumi che sono stati presentati oggi pomeriggio dal presidente – dimissionario – della commissione Claudio Fava e dall’onorevole Nicola D’Agostino, componente della Commissione regionale Antimafia: l’incontro, moderato dal giornalista Mario Barresi, ha permesso di ripercorre e approfondire le indagini condotte nel corso della legislatura.