Papilloma Virus, Sicilia maglia nera per numero di vaccinazioni

- Pubblicità -

Ogni giorno in tutto il mondo vengono contratte più di 1 milione di infezioni a trasmissione sessuale. Tra le più temibili si annoverano l’infezione da HIV e HPV. Quest’ultima è ormai ampiamente diffusa nel mondo: sono 290 milioni le donne che corrono il rischio di ammalarsi di tumore alla cervice uterina, il quarto tra i tumori più comuni e che rappresenta il 6,5% di tutti i tumori diagnosticati nel sesso femminile. Come contrastare questa malattia e come accelerare l’eliminazione del tumore della cervice nei prossimi decenni? 

Questo il tema del convegno che si è svolto a Palermo il 3 e il 4 giugno, organizzato dal dott. Giuseppe Scaglione, responsabile dell’ambulatorio di HPV dell’Arnas Civico di Palermo e membro del comitato scientifico dell’evento insieme al dott. Tullio Prestileo, direttore Uosd di Patologie Infettive nelle Popolazioni Vulnerabili presso l’Ospedale Civico di Palermo. Presidenti il dott. Antonio Maiorana, direttore FF Uoc di Ostetricia e ginecologia all’Arnas Civico di Palermo, e il dott. Vito Chiantera, professore dell’Università degli Studi di Palermo e direttore dell’Unità operativa complessa di Ginecologia oncologia dell’Ospedale Civico.

- Pubblicità -

L’evento si è tenuto a Palermo presso il Casale San Lorenzo. Per l’occasione è stato allestito un camper esterno grazie al contributo di Arcigay Palermo ed è stata offerta la possibilità di sottoporsi gratuitamente al test rapido per lo screening dell’infezione da HIV. Durante la due giorni, l’associazione ha presentato inoltre il progetto “Protego”, il primo centro contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere sui territori di Palermo e Trapani.

“Sono tante le associazioni come Medici Senza Frontiere, Arcigay e Chiesa Valdese che hanno partecipato al convegno e che ci permettono di avere un rapporto diretto con i nostri pazienti. Il Papilloma Virus – un’infezione sessualmente trasmissibile – in questo momento è una delle più diffuse in Sicilia e si trasmette con i rapporti sessuali – dichiara il dott. Giuseppe Scaglione, responsabile dell’ambulatorio di HPV dell’Arnas Civico di Palermo – Il mio consiglio è quello di fare il pap test e recarsi più spesso dal proprio ginecologo. In Sicilia purtroppo abbiamo il tasso vaccinale più basso d’Italia per ragioni difficili da comprendere, poiché le persone non hanno abbastanza fiducia in questa vaccinazione. È chiaro che meno pazienti vaccinati ci sono più ci saranno pazienti con infezioni. Ricordo che entro il compimento del 13esimo anno di età il vaccino è gratuito sia per donne che uomini”.

L’incidenza delle IST nel mondo è in continuo aumento, grazie anche alla maggiore mobilità, all’aumentata tendenza ad avere rapporti sessuali con più partner ed al mancato uso di strumenti di prevenzione di barriera universale (condom) o farmacologici, specifici contro il virus HIV (Prep, PeP, TasP). È importante diffondere, attraverso la corretta informazione e comunicazione, la condivisione di comportamenti sessualmente sicuri.

“Ritengo che un convegno come questo, con una pluralità di voci e diverse associazioni partecipanti, possa essere considerato un momento importante per avvicinare le persone, senza limiti nè pregiudizi” spiega il dott. Tullio Prestileo, direttore Uosd di Patologie Infettive nelle Popolazioni Vulnerabili presso l’Ospedale Civico di Palermo. “A rendere ancora più unico questo evento è stata la presenza del camper Arcigay, che ha promosso e attivato qualche mese fa il progetto Protego – il primo centro contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere per le province di Palermo e Trapani – e che in occasione del convegno ha offerto la possibilità di sottoporsi gratuitamente al test rapido per lo screening dell’infezione da HIV”.

Quanto dovremo attendere affinché venga approvato un vaccino per l’HIV? “Siamo ancora lontani da questo traguardo ma la corsa al vaccino per il Covid potrebbe sicuramente rappresentare un motivo di accelerazione. Non credo però che avverrà presto. È necessario dunque continuare a promuovere il test per l’HIV a tutte quelle persone che hanno un comportamento a rischio: ad oggi, infatti, abbiamo terapie che possono bloccare la replicazione del virus. Per ciò che riguarda Palermo e più in generale la Sicilia, purtroppo i dati sono spuri. L’afferenza delle persone al test durante il Covid si è azzerata e il numero delle nuove diagnosi è troppo limitato per darci un quadro completo. Fino al 2019 la tendenza era in diminuzione, grazie al fatto che la terapia azzera la carica virale e blocca la catena del contagio”.

 

- Pubblicità -