Palermo, 30 giugno 2022 – “Desta in noi grave preoccupazione la mancata attuazione del budget di salute per quanto riguarda i Piani terapeutici individualizzati – detti PIT – che prevedono una assistenza adeguata nell’ambito dei soggetti affetti da gravi patologie mentali. La Sicilia infatti ha una norma che la pone all’avanguardia in questo ambito ma, come spesso succede con il governo Musumeci, i dati in nostro possesso ci fanno ritenere che ancora una volta ad una buona legge non corrisponda la sua corretta attuazione”. Lo dichiara il deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che su questo argomento, oltre a presentare un atto ispettivo all’Ars ha anche scritto nei giorni scorsi una lettera indirizzata ai direttori generali delle ASP di Palermo, Catania, Messina, Enna, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa, Agrigento e Trapani. E per questo oggi manifesta s vicinanza e solidarietà agli utenti, ai familiari, agli operatori dei servizi e del terzo settore, associazioni di familiari e di volontariato, cooperative sociali, riuniti nella ETS “Si può fare per il lavoro di Comunità”, che da questa mattina stanno protestando in st-in a Palermo, davanti la sede dell’assessorato regionale alla Salute.
La Regione – con la il decreto del 31 luglio 2017 su “Il Servizio socio-sanitario regionale: Piano delle azioni e dei servizi socio-sanitari e del Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie” – la Regione siciliana ha inserito per la prima volta il “Budget di Salute” tra gli interventi nell’ambito dell’assistenza in salute mentale.
Nel 2019 sono state individuate le risorse finanziarie necessarie: lo 0,2% delle somme in bilancio delle ASP al finanziamento dei Budget di Salute. E successivamente – nel luglio 2021 – sono state approvate le “Linee guida per l’elaborazione e la gestione dei progetti terapeutici individualizzati (PTI)” di presa in carico comunitaria sostenuti da budget di salute.
“E’ una norma che – spiega Barbagallo – pone la Sicilia in una posizione di avanguardia rispetto a tutte le altre regioni italiane. Poichè è l’unica, la Sicilia, ad ad aver definito sia l’aspetto economico (lo 0,2) sia normativo (le linee guida) per la corretta applicazione di un modello organizzativo innovativo in grado di offrire ai pazienti con grave patologia mentale in carico ai Dipartimenti di Salute Mentale una assistenza che scongiuri percorsi di istituzionalizzazione. Nonostante ciò, purtroppo, resta solo parzialmente attuata”.
“Molte ASP secondo i dati in nostro possesso – prosegue Barbagallo – hanno provveduto a formare la dotazione finanziaria del Budget di salute, non dal 2019 come prescriveva la legge, ma solo dal 2021. O, in alcuni casi, addirittura dal 2022 con una sottrazione di risorse che si aggira intorno ai 25 milioni di euro. Per cui riteniamo necessario che tutte le ASP integrino le cifre distolte all’assistenza in salute mentale, destinando fin dal 2019 lo 0,2% dei propri bilanci al finanziamento dei PIT”.
Infine il PD denuncia un’altra preoccupazione: “a fronte del finanziamento per l’anno 2021/2022, nei fatti non è ancora stato erogato alcun budget di salute rendendo ancora una volta inutile il finanziamento in quanto gli utenti non possono usufruire di questo importante intervento”.
Per questo motivo il Partito Democratico ritiene fondamentale che ciascuna ASP adotti “tutti gli opportuni provvedimenti affinché si colmino i ritardi accumulati e pertanto si sollecita un vostro intervento – conclude la lettera del segretario Dem – che consenta l’effettivo avvio operativo del budget di salute nell’ambito dell’assistenza in salute mentale nella nostra regione”.