“Se qualcuno ha deciso di fare della Sicilia un deserto produttivo e occupazionale, una terra di assistenza e disperazione, lo dica apertamente. Questo disegno è evidente, sta nelle cose. Quello che noi abbiamo denunciato nel nostro congresso, oggi trova ulteriore conferma nella bocciatura dell’area di crisi per il Petrolchimico di Priolo”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Siamo allarmati dalle parole del ministro Giancarlo Giorgetti. Ministro allo Sviluppo economico, ma evidentemente non della nostra Isola! Siamo ancora più preoccupati, però, dall’impotenza e dalla sostanziale assenza di peso sulle politiche nazionali manifestate ancora una volta dal governo regionale e dal suo presidente, che su quell’area di crisi aveva creato più di un’aspettativa e lanciato una raffica di proclami. Il bluff è durato per mesi. Ma ancora una volta l’Isola si ritrova oggi con un pugno di mosche in mano”.
“La politica – aggiunge Luisella Lionti – sta abbandonando al declino il petrolchimico siciliano, malgrado esistano progetti e risorse destinati alla transizione e all’autosufficienza energetica. È un paradosso, o forse no. Temiamo, infatti, che si voglia dirottare progetti e risorse lontano da qui. Pretendiamo chiarezza. Cominci, intanto, il ministro Giancarlo Giorgetti a spiegare perché non ci sono le condizioni che consentono l’autorizzazione dell’area di crisi a Priolo. Non basta, poi, che prometta di vigilare perché questo riconoscimento possa essere rivalutato: oltre a vigilare, vorremmo tanto che intervenisse con iniziative e misure concrete”.
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