I commenti delle parti sociali alla cattura di Matteo Messina Denaro

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Riportiamo i numerosi comunicati stampa che ci stanno arrivando in queste ore relativamente alla cattura del boss mafioso Matteo Messina Denaro. IN FASE DI AGGIORNAMENTO CONTINUO [n.d.r].

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MPA Sicilia

L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza, non rappresenta solo la vittoria dello Stato nei confronti della mafia. E’ la vittoria della Sicilia e di tutti i siciliani onesti, dei magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e comuni cittadini che negli anni hanno perso la vita per aver combattuto cosa nostra e la criminalità organizzata”. Il commento unanime del coordinamento regionale del Mpa Sicilia alla notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro

“Bisogna dire grazie ai magistrati e a chi ha condotto le indagini: lo Stato ha inferto un colpo durissimo alla mafia siciliana, chiudendo l’epoca stragista che ha contraddistinto gli anni ’90. C’è ancora molto da fare per poter dire di aver battuto cosa nostra, ma questo è certamente un colpo durissimo”.

Consorzio Arancia Rossa Di Sicilia IGP

“L’arresto di Mattia Messina Denaro è una bellissima notizia per tutta la Sicilia e per il Paese. Da cittadino, imprenditore e a nome di tutto il consiglio di amministrazione del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, esprimo piena soddisfazione e gratitudine alle forze dell’ordine per l’operazione che ha assicurato alla giustizia il pericoloso boss. Oggi è una grande giornata per la nostra terra e per tutti i siciliani che lavorano onestamente e che credono che la nostra terra debba essere citata come esempio di operosità, bellezza e cultura.”, così il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, Gerardo Diana.

CISL SICILIA

“Una bella notizia. Davvero. Il modo migliore per cominciare l’anno. Grazie ai carabinieri del Ros e alla procura di Palermo per averci regalato questo successo e aver tolto dalla circolazione un pericoloso criminale, già riconosciuto colpevole di efferati delitti e condannato all’ergastolo per decine di omicidi”. “Ora auguriamoci che la guardia non sia abbassata. E che la lotta a criminalità e mafia resti al centro di ogni progetto di sviluppo. E’ dalla cultura della legalità e dal suo radicamento nella società che passa la costruzione di una Sicilia migliore”. Così la Cisl Sicilia stamani alla notizia dell’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro.

DC – Commissario regionale Totò Cuffaro

“Oggi è una delle giornate più belle per Palermo e la Sicilia, la cattura di Matteo Messina Denaro rappresenta un momento storico che rimarrà scolpito nella memoria di tutti ed è una grande vittoria dello Stato, delle Forze dell’Ordine e di chi giornalmente, Istituzioni e
cittadini, lavora e opera contrastando il potere mafioso. A 30 anni esatti dall’arresto di Riina, in manette finisce uno tra i latitanti più cercati nel mondo, mettendo fine così ad una estenuante e senza sosta ricerca che negli anni ha coinvolto tantissimi agenti, investigatori ai quali va il mio apprezzamento, quello di tutta la Dc. Ancora una volta il bene vince sul male”. Lo dichiara il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro.

PD – Segretario regionale Anthony Barbagallo

“Finalmente! La fuga di Matteo Messina Denaro è finita dopo 30 anni di latitanza. Un plauso all’arma dei Carabinieri e alla Procura di Palermo che hanno permesso di raggiungere un risultato importante, seppur tanto atteso. Il 15 e il 16 gennaio diventano giorni importanti per i siciliani e non solo: nel primo fu arrestato il capo dei capi, Totò Riina, nel 1993. Oggi, 16, si chiude il cerchio con l’arresto di Matteo Messina Denaro”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.

Giovanni Burtone deputato ARS

Dopo 30 anni Matteo Messina Denaro è stato arrestato.
Vanno ringraziate tutte le forze dello Stato che hanno contribuito a questo risultato.
In questo momento il pensiero va a tutte quelle persone che hanno perso la vita nel combattere la mafia. Oggi viene inflitto un colpo durissimo ma sappiamo che non è finita e che dobbiamo alzare il livello di attenzione perché la mafia si può battere.

Sicindustria Trapani

“Congratulazioni alla magistratura, ai carabinieri e alle forze di polizia che hanno posto fine a una latitanza iniziata nel lontano 1993. Congratulazioni a tutti coloro che in questi trent’anni, con un lavoro di squadra e di investigazione, hanno a poco a poco svuotato il sistema di protezione che ruotava attorno al latitante tanto da consentirne oggi la cattura”. Così il presidentre di Sicindustria Trapani, Vito Pellegrino, che aggiunge: “La latitanza di Matteo Messina Denaro ha costituito una macchia che ha avvelenato il territorio, gli abitanti, l’economia e talvolta le Istituzioni. Da oggi potremo parlare di rinascita della provincia di Trapani. A nome degli imprenditori associati a Sicindustria Trapani desidero ringraziare tutti quanti hanno partecipato all’operazione che ha condotto alla cattura di Matteo Messina Denaro. Grazie perché oggi ci restituite una buona dose di libertà e di orgoglio per il fatto di appartenere a un territorio che deve essere conosciuto per la sua storia, per la sua bellezza e per la sua operosità. L’operazione di oggi non ha con un colpo di spugna cancellato la presenza della mafia, ma è sicuramente un segnale importante per affrancarci da questa forma di criminalità pericolosa e abietta e per dare ancora più fiducia a tutti noi sulla forza e sulla presenza dello Stato”.

CGIL Sicilia – Alfio Mannino

“L’ arresto di Matteo Messina Denaro è una vittoria dello Stato e un segnale forte che alla giustizia non si sfugge, è solo questione di tempo. E’ necessario ora intercettare e sgominare le reti di protezione che hanno consentito e consentono queste lunghe latitanze
e il prosieguo delle attività mafiose”: lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.”Contro la mafia – aggiunge- si conferma fondamentale un’azione coordinata e concentrica di tutte le forze in campo che miri oltre agli arresti a colpire i patrimoni e le
attività illegali e a riportare alla legalità quelle per cui è possibile. Noi – dice- continueremo ad esercitare controllo sociale. Lo stato si adoperi- conclude Mannino- per sottrarre alla mafia qualunque appoggio e qualunque forma di consenso, rendendo evidente e concreto
il fatto che sviluppo e prospettive di lavoro si possono avere solo se c’è legalità e libertà dal giogo mafioso”.

Gregory Bongiorno – Presidente di Sicindustria

“Oggi è un giorno di festa e gli applausi e gli abbracci della gente per strada al fianco dei carabinieri rappresentano l’immagine più bella di questa giornata. L’arresto di Matteo Messina Denaro è la vittoria di tutti coloro che hanno sempre creduto nello Stato, non perdendo mai la speranza che un latitante potesse essere arrestato anche dopo trent’anni”. Lo afferma il presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno. “C’era chi non ci credeva più, chi pensava fosse già morto, chi lo credeva all’estero – aggiunge Bongiorno – e invece uno dei più feroci mafiosi del nostro territorio era in Sicilia dove, indisturbato, si faceva curare presso una clinica palermitana come un comune cittadino. Grazie alle forze dell’ordine, però, finalmente, la latitanza di Messina Denaro è finita. Un sincero ringraziamento va a chi si è adoperato in tutti questi anni per raggiungere un obiettivo storico, affrontando enormi sacrifici anche di natura personale. Questo risultato, però, non è solo un punto di arrivo, ma anche una nuova base di partenza perché la lotta alla mafia deve continuare ogni giorno senza mai arretrare di un passo”.

Salvo Pogliese – Senatore FdI

“L’arresto del super boss Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza – queste le prime dichiarazioni del senatore Salvo Pogliese segretario regionale di Fratelli d’Italia – è una nuova vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Matteo Messina Denaro si è macchiato dei crimini più atroci insanguinando la storia della Sicilia e dei siciliani onesti. E dopo 30 anni di latitanza viene arrestato a pochi passi da casa così come era avvenuto per gli altri boss Totò Riina e Bernardo Provenzano. Vorrei complimentarmi con le forze dell’ordine, i carabinieri del Ros che hanno condotto l’operazione coordinate dalla magistratura. Una ulteriore conferma che, ammesso che ce ne fosse bisogno, il governo di Giorgia Meloni non ha abbassato la guardia e mai lo farà nella lotta al crimine organizzato. Credo che questo arresto da tutti salutato con grande soddisfazione firmi la fine di una triste epoca per la nostra terra”.

Salvatore Sallemi – Senatore FdI

“Da siciliano, da uomo che ha iniziato a fare politica dopo le terribili stragi dell’estate del 1992, oggi lo considero un giorno felice. L’arresto di Matteo Messina Denaro, da parte dei carabinieri del Ros, segna la vittoria dello Stato e delle Istituzioni contro la mafia efferata e omicida che ha insanguinato la Nazione. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri, i magistrati della Procura di Palermo e tutti gli uomini e le donne dello Stato che hanno centrato questo risultato importantissimo. Questo Governo andrà avanti senza sosta contro la mafia nel solco dell’esempio di eroi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Lo dichiara il senatore Salvatore Sallemi, vicepresidente del gruppo di Fratelli d’Italia.

Confartigianato Imprese Sicilia

“Oggi è un momento storico nella lotta alla mafia. L’arresto di Matteo Messina Denaro è un risultato della costanza e della perseveranza delle forze dell’ordine, degli inquirenti e di chi ha lavorato in prima linea per assicurare alla giustizia il latitante. Un sincero ringraziamento va a tutti loro, che non hanno mai smesso di crederci”. È quanto affermano i vertici di Confartigianato Imprese Sicilia, Daniele La Porta e Andrea Di Vincenzo. “Celebriamo la vittoria di coloro che hanno sempre creduto nello Stato – hanno aggiunto il presidente e il segretario della federazione regionale –, non perdendo mai la speranza che un latitante potesse essere arrestato anche dopo trent’anni. Non si arretri mai di un passo nella lotta alla mafia. Oggi abbiamo un motivo in più per continuare a combattere. Lo dobbiamo alle nostre famiglie, ai nostri figli, alle nostre imprese, ai nostri artigiani, a tutti coloro che ogni giorno lavorano nella legalità, con dignità, senza mai cedere al ricatto mafioso”.

Partito dei Socialdemocratici

«La cattura di Matteo Messina Denaro rassicura e riscatta tutte le vittime di decenni di violenza, sopraffazione ed anche terrorismo, con cui Cosa nostra ha ammorbato la Sicilia ed il mondo». A commentare così l’arresto del boss mafioso, latitante dall’estate del 1993, è Antonio Matasso, segretario regionale siciliano dei Socialdemocratici e presidente della Fondazione socialista antimafia Carmelo Battaglia. L’esponente del Sole nascente sottolinea come «i socialisti democratici e riformisti, da sempre in prima linea nella lotta alla mafia e nel pagare il relativo tributo di sangue per questo, come avvenuto dai Fasci siciliani ad oggi, non possono che rallegrarsi di quanto accaduto a Palermo. Va un sentito ringraziamento ‘ evidenzia Matasso ‘ a quei silenziosi servitori dello Stato che hanno permesso a tanti oppressi di avere giustizia. La data di oggi, per la comunità dei socialisti democratici siciliani, assume un significato particolare: 101 anni fa la mafia trapanese uccideva a Paceco il militante socialista Domenico Spatola e i suoi nipoti Mario e Pietro Paolo, figli del fratello Giacomo, un compagno in prima linea nelle lotte contadine e socialiste. Tutti loro avevano la ‘colpa’ di avversare quella Cosa nostra della provincia di Trapani che ha prodotto una serie di criminali violenti ed efferati, tra cui Matteo Messina Denaro e suo padre Francesco, al vertice del mandamento mafioso di Castelvetrano. I nostri compagni martiri saranno contenti di questa giornata».

Matteo Iannitti

Oggi la mafia ha perso. E adesso verità! L’arresto di Matteo Messina Denaro è una vittoria, attesa da troppi anni, delle siciliane e dei siciliani onesti. I Magistrati, le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, con la schiena dritta, che hanno lavorato per realizzare questo risultato, hanno la nostra riconoscenza. Vogliamo festeggiare l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Consapevoli che la mafia non è affatto sconfitta. Vogliamo denunciare le reti di complicità che ne hanno impedito l’arresto per trent’anni. 31 anni fa le catanesi e i catanesi, nei giorni delle stragi di mafia, si sono incontrati davanti al palazzo di giustizia per esprimere dolore e rabbia. Oggi, lunedì 16 gennaio, alle ore 19,00 vogliamo incontrarci sempre in piazza Verga, per gridare che almeno oggi la mafia ha perso, che vogliamo verità.

Rifondazione Comunista Sicilia

Salutiamo con grande soddisfazione l’arresto, o forse la consegna, di Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza, caratterizzata da molti lati oscuri. Ringraziamo i tantissimi lavoratori della sicurezza e i magistrati per lo sforzo profuso per la sua cattura, avvenuta però nel momento più basso di impegno istituzionale contro i poteri criminali e mafiosi. La cattura/consegna dentro una casa di cura, tuttavia, ci fa già presagire le attese sul regime carcerario che si aspetta Messina Denaro e che forse gli sarà concesso.
Esigiamo, a maggior ragione in questa occasione, che si faccia piena luce su quanto accaduto nell’ultimo mezzo secolo sugli intrecci tra la mafia e le stragi oltre che sui depistaggi che hanno intorbidito la nostra storia recente, nonché sugli assassini mafiosi e su quelli, numerosi, compiuti in Sicilia per conto di mandanti esterni.
Negli ultimi anni stanno emergendo brandelli di verità, ora c’è la possibilità di disvelare quel patto scellerato tra sistema politico colluso, imprenditoria predatoria, borghesia mafiosa e apparati dello Stato deviati che hanno facilitato sia la latitanza di famigerati criminali, tra cui Provenzano e appunto lo stesso Messina Denaro, sia il mantenimento dello status quo per gestire il potere politico ed economico in Sicilia e non solo.
Infine, ci chiediamo se la cattura di Messina Denaro non significhi soltanto il passaggio di testimone tra il vecchio potere (malato e in decadenza) e i nuovi capi emergenti, con la reiterazione di un inconfessabile modus vivendi tra importanti ambienti dello stato e Mafia.
La strategia mafiosa, infatti, ha rimodulato il proprio potere controllando il territorio tramite la pervasività economica e finanziaria, facendo affari con i rifiuti, il traffico di armi, le risorse energetiche e gli appalti sulle grandi opere.
Di certo oggi si chiude una pagina triste e buia della Storia siciliana ed italiana, ci auguriamo che questo porti anche ad una svolta culturale, politica e sociale perché la mafia si può sconfiggere solo attuando concretamente i diritti costituzionali: da quello al lavoro alla formazione, dalla sanità pubblica, all’abitare, ai servizi, al reddito, garantendo la dignità del sud e della Sicilia vilipesa dalle autonomie differenziate e dall’emigrazione forzata di migliaia di giovani.

Davide Licari, Segretario provinciale di Trapani
Nicola Candido, Segretario regionale della Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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