Oda Catania, dalla Cei arriva un contributo che sblocca il pagamento degli stipendi. I sindacati: "Grazie all'attenzione dell'Arcivescovo ed al risanamento avviato da Landi"

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L’Opera diocesana assistenza di Catania otterrà dalla Conferenza episcopale italiana un contributo straordinario per il ripianamento della situazione debitoria che, nei prossimi giorni, consentirà il pagamento ai lavoratori degli stipendi di novembre, dicembre e la tredicesima mensilità. Lo hanno appreso questa mattina le sigle sindacali Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl Salute e Nursind, convocate appositamente nella sede dell’ente dal commissario Adolfo Landi che ha voluto sottolineare come il sostegno dei Vescovi d’Italia sia arrivato grazie al confortante stato di salute dei conti dell’Oda ed alla costante attenzione dell’Arcivescovo di Catania monsignor Luigi Renna nei confronti dell’istituzione assistenziale. Landi ha aggiunto anche che l’attività di risanamento prosegue spedita (il disavanzo di circa 5 milioni di euro oggi è azzerato ed i debiti sono già sotto la soglia dei 30 milioni di euro), motivo per cui giungerà dalla Cei una contribuzione che rappresenta una non indifferente boccata d’ossigeno. “Ringraziamo il commissario che ha voluto condividere con le sigle sindacali questa importante iniziativa che consentirà ai dipendenti dell’Oda di ricevere le spettanze dovute fino ad oggi – dicono i segretari provinciali Danilo Sottile di Cisl Fp, Mario Conti di Uil Fpl, Carmelo Urzì di Ugl Salute e Salvatore Vaccaro di Nursind. Non appena un mese fa avevamo fatto il punto della situazione economica dell’ente ed avevamo espresso gratitudine al nostro Arcivescovo per la vicinanza che stava mostrando nei confronti dei servizi dell’Oda e del suo personale. Attività che, insieme al certosino lavoro della struttura commissariale, si è tradotta in questa preziosa contribuzione della Cei che ci consente di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Alla luce di questa esperienza – concludono Sottile, Conti, Urzì e Vaccaro – non possiamo che, parimenti, continuare a rimanere responsabilmente vigili e, allo stesso tempo, collaborativi con l’Opera diocesana assistenza, senza dimenticare mai di rivolgere un grazie speciale a tutti i lavoratori che nel silenzio hanno atteso e continuano a sostenere la nostra azione quotidiana.”

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