- In Sicilia pagamenti sempre più digitali: a Caltanissetta lo scontrino medio cashless più basso d’Italia (35,1 euro), dopo Cagliari e Bologna.
- Tranne Messina, tutte le altre province siciliane sono nella Top 20: Palermo è settima (36 euro), Catania ottava (36,2 euro), Ragusa undicesima (36,5 euro); mentre Siracusa (37,5 euro), Trapani (37,7 euro), Agrigento ed Enna (entrambe con 38,3 euro) si collocano fra la 17° e la 20° posizione.
- Messina è la provincia siciliana dove lo scontrino cashless è sceso di più rispetto al 2021 (-8,7%). Enna, unica in controtendenza, quella dove è cresciuto maggiormente (+5,5%).
- L’evoluzione dei pagamenti digitali in Sicilia è stata al centro dell’evento di Confcommercio Palermo e SumUp “Carta o bancomat? Sì, grazie! I vantaggi dei pagamenti digitali per professionisti e imprenditori”. Con la partecipazione dell’assessora Tirrito.
In Sicilia crescono i pagamenti digitali: secondo quanto emerge dall’Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp, la fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per le piccole imprese, nel 2022 lo scontrino medio cashless è diminuito in (quasi) tutte le province siciliane, segno di una crescente propensione dei consumatori a pagare con strumenti digitali anche piccoli importi. Nella Top 10 al 3° posto c’è Caltanissetta con un ticket di 35,1 euro; al 7° Palermo (36 euro) e all’8° Catania (36,2 euro). Appena fuori classifica, undicesima, Ragusa con 36,5 euro. Messina, invece, è la provincia siciliana in cui lo scontrino cashless è diminuito di più, -8,7%, passando dai 43,5 euro del 2021 ai 39,7 del 2022.
Le province siciliane, quindi, non solo hanno tra gli scontrini più bassi d’Italia, ma si collocano sotto la media nazionale: nel 2022, infatti, lo scontrino medio cashless è di 40,4 euro, circa l’8% in meno rispetto all’anno precedente. A registrare i valori più bassi d’Italia è la provincia di Cagliari, con uno scontrino medio di 33,5 euro, seguita da Bologna con 35 euro.
Il trend del cashless e il ruolo della tecnologia nella digitalizzazione dei pagamenti sono stati al centro dell’evento “Carta o bancomat? Sì, grazie! I vantaggi dei pagamenti digitali per professionisti e imprenditori”, organizzato a Palermo da Confcommercio Palermo e SumUp, con la partecipazione di Antonella Tirrito (Assessora per le Politiche dell’Innovazione del Comune di Palermo), Fabio Gioia (Vice Presidente Vicario di Confcommercio Palermo) e Giovanni Barbieri (Senior Strategic Growth Manager di SumUp). L’incontro ha analizzato la crescita dei pagamenti digitali all’interno del quadro nazionale, soprattutto nelle varie province della Sicilia, e le azioni svolte nel contesto specifico siciliano, un territorio che si conferma ricco di iniziativa e sempre più attento all’innovazione.
“La diminuzione dello scontrino medio cashless in Sicilia – così come nel resto d’Italia – è uno degli indicatori che meglio rappresenta l’evoluzione nella digitalizzazione dei pagamenti: se i consumatori sono ormai a proprio agio nell’utilizzare metodi di pagamento alternativi al contante, gli esercenti mostrano disponibilità a introdurre strumenti digitali per semplificare il proprio business”, spiega Giovanni Barbieri, Senior Strategic Growth Manager per SumUp. “Oltre ad abbattere i costi del contante, come il rischio di ricevere banconote false, gli strumenti di pagamento digitale superano la necessità di dover depositare il denaro nelle filiali bancarie, sempre meno presenti sul territorio. Da ultimo, proporre forme di pagamento digitali aiuta gli esercenti a non perdere quei clienti che preferiscono pagare con la carta anche piccoli importi. Come SumUp supportiamo gli imprenditori con un ecosistema di prodotti pensati per offrire agli esercenti tutto ciò di cui hanno bisogno per avere un business di successo, e che possono essere acquistati singolarmente o con pacchetti che integrano diversi strumenti in una sola soluzione. Strumenti come SumUp Cassa Pro, la cassa cloud che consente di gestire in modo integrato e da remoto qualsiasi tipo di attività; il POS mobile, pensato per consentire ad attività commerciali di ogni dimensione di accettare pagamenti ovunque e in ogni momento; o ancora il Conto Aziendale gratuito per inviare, ricevere e gestire denaro in maniera semplice”.
“I dati esposti oggi – dice il Vice Presidente Vicario di Confcommercio Palermo Fabio Gioia – confermano l’estrema disponibilità dei commercianti siciliani ad accettare i pagamenti con carta anche per importi bassi, cosa che del resto è stata sempre incentivata da Confcommercio in considerazione, soprattutto, dei tanti vantaggi offerti dalla moneta elettronica. Lo sforzo ulteriore adesso dev’essere quello di ridurre in modo strutturale i costi e le commissioni che gravano su consumatori ed imprese, a cominciare dal potenziamento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente”.
Pagamenti digitali in Italia: gli scontrini più bassi sono al Sud e Isole
La Top Ten delle province italiane con gli scontrini cashless più bassi mostra una prevalenza dei territori del Sud e Isole: tra le prime dieci posizioni, infatti, ci sono solo tre province del Centro-Nord. Dopo Cagliari, Bologna e Caltanissetta – sul podio della classifica – la più alta città del Nord Italia è Lodi (35,8 euro); seguono in classifica Livorno (35,9), Taranto (36), Palermo (36), Catania (36,2), Oristano (36,2) e la provincia di Barletta-Andria-Trani (36,5).
Tranne Messina, che si colloca alla 36° posizione con una transazione digitale media di 39,7 euro, tutte le altre province siciliane sono tra le prime venti posizioni nella classifica degli scontrini cashless più bassi d’Italia: Ragusa all’11° (36,5 euro), Siracusa alla 17° (37,5 euro), Trapani alla 18° (37,7 euro), Agrigento ed Enna al 19° e 20° posto (entrambe con un ticket medio di 38,3 euro).
Messina è la provincia siciliana dove lo scontrino è diminuito di più
Analizzando le province in cui il calo del ticket medio digitale è più evidente, la tendenza si inverte leggermente e compare anche il Nord e Centro Italia. A guidare questa classifica, infatti, è Trieste, con una flessione del 28,8% rispetto al 2021; segue la provincia di Parma, con una diminuzione del 22,5%, e Ancona, dove lo scontrino è sceso del 19,5%. Per trovare una provincia siciliana in questa classifica occorre scendere al 40° posto fino a trovare Messina, dove il ticket è diminuito del -8,7%. Al contrario, Enna è l’unica provincia della Sicilia in cui lo scontrino è cresciuto rispetto al 2021 (+5,5%).
Fonte SumUp