Maxi blitz dei Carabinieri a carico di 68 indagati per mafia, droga e “estorsioni con il metodo del cavallo di ritorno”

- Pubblicità -

CATANIA – 400 Carabinieri del Comando Provinciale di Catania – coadiuvati dal XXII Reggimento “Sicilia”, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori, dal Nucleo Elicotteri e dal Nucleo Cinofili – hanno eseguito un’ordinanza emessa dal GIP presso il Tribunale di Catania nei confronti di 68 indagati, accusati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso”, associazione a delinquere finalizzata al furto” di autovetture oggetto di successiva “estorsione con il metodo del cavallo di ritorno”, “ricettazione”, “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” con l’aggravante mafiosa, “acquisto e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio” e “detenzione illegale di armi e munizioni.

L’indagine, denominata “Carback, è stata condotta dalla Compagnia Carabinieri di Catania Fontanarossa con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.

- Pubblicità -

Gli inquirenti hanno individuato due associazioni criminali, aventi epicentro nel quartiere catanese San Giorgio: la prima dedita alla commissione di un numero impressionante di furti di autovetture, la maggior parte delle quali era destinata a essere oggetto di “estorsione con il metodo del cavallo di ritorno”, la seconda dedita al traffico di cocaina. Tra gli arrestati figurano appartenenti ai clan mafiosi “CAPPELLO” e “CURSOTI MILANESI”.

Ben 113 i capi di imputazione che vengono contestati agli indagati, tra i quali figurano, in aggiunta alle 68 persone raggiunte dai provvedimenti restrittivi, anche ulteriori 20 soggetti “a piede libero”.

Le investigazioni hanno documentato come, meticolosamente organizzati in 3 “batterie” ciascuna con una competenza territoriale ben precisa, gli indagati avessero affinato a tal punto le tecniche criminali da essere in grado di rubare un’autovettura parcheggiata su pubblica via in appena 20 secondi. Altri indagati svolgevano invece il ruolo di mediatore con i proprietari dei mezzi rubati, per concordare la restituzione del mezzo dietro versamento di un “riscatto”, di importo variabile tra i 500 e 1500 euro.

Nel filone di indagine relativo agli stupefacenti, invece, è stato accertato un ingente traffico di cocaina sia all’ingrosso che al “dettaglio, con partite di drogaacquistate al prezzo di 42.000 €/Kg, che rifornivano fiorenti piazze di spaccio” site nei quartieri catanesi di Librino e “San Giorgio”, ma anche a Nicolosi (CT), a Siracusa, Trapani e a Palermo.

 

- Pubblicità -