L’associazione culturale catanese Algos – Monk Jazz Club e la Compagnia Produzioni Raffaello, dal 23 giugno al 23 luglio, varano al Palazzo della Cultura della città etnea“Nuovi confini” rassegna di classica, teatro e jazz per il Catania Summer Fest promosso dal Comune etneo, con la direzione artistica della parte teatrale di Giovanni Anfuso e della parte musicale di Nello Toscano. Si inizia il 23 giugno con il teatro, con Amanda Sandrelli nei panni della“Lisistrata” di Aristofane.
Sei gli appuntamenti di “Nuovi confini”, rassegna di classica, teatro e jazz che l’Associazione Algos e la Compagnia Produzioni Raffaello organizzano nella Corte Mariella Lo Giudice (Cortile Platamone) del Palazzo della Cultura, all’interno di Catania Summer Fest, lo spazio estivo promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania, con la direzione artistica della parte teatrale di Giovanni Anfuso e della parte musicale di Nello Toscano.
Si inizia il 23 giugno, alle 21, con il teatro. Amanda Sandrelli sarà la protagonista della “Lisistrata” di Aristofane, con la regia di Ugo Chiti; teatro che tornerà il 14 luglio con l’omaggio a Pirandello di “Centomila, uno, nessuno” di Giuseppe Pambieri, con la regia di Giuseppe Argirò. «Due appuntamenti dedicati al grande teatro per il debutto di “Nuovi confini” – commenta Giovanni Anfuso –. Il teatro dei grandi classici rivisitato in una chiave contemporanea da due beniamini del pubblico catanese: Amanda Sandrelli e Giuseppe Pambieri. “I classici rivisitati”, infatti, è questa la linea su cui ci siamo mossi per questa prima stagione, sia con “Lisistrata” interpretata da Amanda Sandrelli, sia per “Centomila, Uno, Nessuno” percorso pirandelliano che vede Giuseppe Pambieri protagonista. Rivisitazione che nulla togliendo all’essenza dei grandi autori, li fertilizza e li rende ancor più vivi, facendo scoprire, a noi uomini del XXI secolo, quanto profondo possa essere un messaggio se veicolato attraverso l’ironia e il sorriso».
Il tema di Listrata è noto: le donne fanno lo sciopero del sesso per costringere i loro uomini a non fare più la guerra. Un tema divertente, irriverente e illuminato del classico di Aristofane portato in scena dalla produzione di Arca Azzurra con la regia di Ugo Chiti e Amanda Sandrelli nel ruolo principale. Chiti riscrive il testo di Aristofane interpretando la classicità con occhio contemporaneo e insieme rispettoso dell’originale. Lo fa avendo trovato in Amanda Sandrelli una protagonista perfetta per la commedia di Aristofane, una compagna fidata, che nelle scorse due stagioni ha portato, sempre con la produzione di Arca Azzurra, la goldoniana “Locandiera” in giro per i teatri di tutta Italia.
“Nuovi confini” prosegue il 25 giugno con la classica: l’Orchestra da camera Orfeo, diretta da Domenico Famà, suonerà tre capolavori tratti dal repertorio strumentale per orchestra d’archi, la Eine kleine Nachtmusik di Mozart, la Simple Symphony di Benjamin Britten e la Serenata n. 3 in mi minore di Robert Fuchs.
Tre gli appuntamenti dedicati al jazz di “Nuovi confini”. L’11 luglio il sempreverde musicista francese Michel Portal (89 primavere) dialogherà sul palco col giovane pianista Paul Lay. Portal è un mostro sacro del jazz europeo, compositore, clarinettista, sassofonista e bandoneonista. Singolare, inclassificabile, un musicista al di sopra di qualsiasi definizione, una personalità straordinaria, tanto notevole nel repertorio classico quanto nella creazione contemporanea. Nello Toscano: «Portal in Francia, fra i pilastri musicisti jazz del “secolo scorso” ha l’importanza di un musicista del calibro di Enrico Rava da noi. Ma è uno che ha gurdato sempre avanti, cercando la sperimentazione».
Il 16 luglio arriva Linha de Passe, trio di improvvisatori che avanza in cresta tra tradizione musicale brasiliana, napoletana e jazz, formato dalla cantante Maria Pia de Vito, dal chitarrista Roberto Taufic e dal batterista e percussionista Roberto Rossi. Un progetto transculturale dal quale scaturisce una sorprendente organicità, che svela quanto mondi espressivi apparentemente così distanti abbiano in realtà moltissimi elementi in comune: melanconia, lirismo, fatalismo ed altri più squisitamente lessicali e melodici. Toscano: «Maria Pia De Vito è una delle migliori cantanti che abbiamo in Europa, una vera superstar che si rinnova sempre. Taufic da solo con la sua chitarra è un’orchestra»
Ultimo appuntamento il 23 luglio con l’Orchestra Jazz del Mediterraneo, diretta dal sassofonista pavese Maurizio Giammarco, che presenta il progetto discografico “Cieli di Sicilia” del 2010, idea di Nello Toscano di scrivere un progetto inedito per la nota big band residente a Catania e attiva già da diverso tempo. Toscano: «Un disco in pratica mai suonato dal vivo. Un omaggio alla nostra isola». Giammarco: «Ho deciso di scrivere una Suite a tema sulla Sicilia o, per essere più precisi, ho pensato di tradurre in jazz alcune suggestioni personali, trasmessemi da una terra che ho visitato e vissuto a più riprese durante il corso della mia vita e non solo per scopi professionali. “Cieli di Sicilia” si chiama così non a caso, perché allude a uno sguardo emotivo che resta “aereo” e si mantiene comunque a debita distanza. Non avrei mai avuto la presunzione di scrivere una Suite dal titolo “Terre di Sicilia”: per quella ci vuole un compositore siciliano».