Quanto è possibile essere autentici sui social oggi?
Nel panorama attuale dei social media, l’apparenza è diventata una vera e propria ossessione. Da Facebook a Instagram, Twitter e Tiktok, ognuno di noi ogni giorno si impegna a creare un’immagine di sé sui social che spesso si allontana dalla vita reale. E’ un fenomeno così universale che ormai è diventato normale.
Il cellulare è un prolungamento del nostro corpo e tutti i giorni raccontiamo agli altri la nostra “vita perfetta”, istante dopo istante, foto dopo foto, per farci ammirare e ricevere in cambio likes, commenti e continue conferme di apprezzamento.
Questo confronto costante con le vite meravigliose degli altri può portare a un senso di insicurezza e inferiorità, alimentando la voglia di adattarsi agli standard imposti dal mondo digitale. Gli utenti, infatti, cercano costantemente di imitare gli esempi di perfezione che vedono e che tendono ad essere per loro un punto di riferimento.
Nonostante ciò, negli ultimi anni è nata una crescente consapevolezza dell’importanza dell’autenticità sui social e il bisogno da parte di molti di cancellare questi schemi di perfezione.
La ricerca di autenticità ed il fenomeno BeReal
La crescente ricerca di autenticità ha generato un profondo desiderio di trasparenza, dando vita a movimenti sociali come la “body positivity”. Questo movimento si è originato con l’intento di promuovere l’accettazione di tutti i tipi di corpo, indipendentemente dalla forma, dal colore, dalla taglia, dall’etnia o dal genere, in contrapposizione ai “canoni di bellezza” ideali da sempre promossi sui media.
Inoltre, ultimamente, gli influencer tendono a mostrare sui social anche lati del loro carattere o della loro routine quotidiana che possano far vedere come è la loro realtà
In tempi più recenti, non si può non parlare del fenomeno BeReal, definito come il social “anti-Instagram” e che ha spopolato nell’estate del 2022.
Addio alle foto perfette di piatti gourmet, fisici scolpiti dal fitness e panorami mozzafiato, BeReal ha una sola e unica regola: essere veri. Il social offre la possibilità di postare una foto in 2 minuti, ogni giorno, per mostrare se stessi in maniera autentica distruggendo tutti quei castelli di perfezione che di solito si fanno vedere agli altri.
Un possibile aspetto che fa da ostacolo a questa autenticità è il fatto che, come detto precedentemente, lo scopo di BeReal è quello di postare nei 2 minuti dopo l’arrivo della notifica, ma spesso accade che gli utenti pubblichino solo nei momenti più convenienti della loro giornata, facendo perdere totalmente significato all’iniziativa della piattaforma.
Ovviamente, come ogni cosa, esistono più prospettive. Molti, infatti, si mostrano ancora scettici. “BeReal è un anti-social o un ultra-social?”
Numerose persone ritengono che BeReal possa essere visto come l’ennesimo social network di tendenza, il quale spinge gli individui a mettersi ulteriormente in mostra sui social media, accentuando l’impatto di quest’ultimi nella vita di tutti i giorni.
Inoltre, si pensa che esso possa mettere ancora più a rischio la privacy dell’individuo. L’utente, infatti, in modo più o meno volontario, rinuncia totalmente alla propria riservatezza mostrandosi, spesso e volentieri, nelle situazioni più disparate.
La lotta per l’autenticità è costante, ma la vittoria è ancora difficile da raggiungere. Una cosa è certa: di fronte a questa continua sfida tra ciò che è e non è reale, è fondamentale ricordare che i social media sono solo un aspetto della nostra vita e non dovrebbero definire la nostra intera esistenza e che gli influencer con la “vita perfetta” che spesso idealizziamo, non sono poi i veri modelli da imitare.