Il Senatore Giacobbe all'incontro dell'Intercomites lancia l'allarme sul taglio dei fondi per i progetti di insegnamento dell'italiano all'estero

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“Prepararsi a una battaglia parlamentare per evitare il taglio ulteriore dei fondi per l’insegnamento della lingua italiana nel mondo”. 

È questo, secondo il Senatore Pd Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione estero Asia-Africa-Oceania-Antartide, uno dei punti cruciali discussi durante l’Intercomites australiana che si è svolto a Cairns (Queensland, Australia) lo scorso weekend. 

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Tanti sono gli argomenti che sono stati toccati, fra cui il disegno legge per il riacquisto della cittadinanza, l’assistenza medica per gli iscritti Aire che rientrano in Italia per un breve periodo, visti speciali come quelli aged care o assistenti linguistici, Turismo del Ritorno e opzione inversa del voto che limita il suffragio universale, questioni su cui il Senatore ha già attivato gli strumenti parlamentari perché si giunga a una soluzione. “Tutti estesamente importanti per il futuro delle nostre comunità nel mondo”, ha detto Giacobbe.  

Ma il grande problema che rischia di esplodere già nei prossimi mesi con drammatiche conseguenze per la diffusione del Made in Italy – inteso anche come cultura e lingua – e per gli enti che si fanno carico dell’insegnamento dell’italiano al di là dei confini nazionali, resta quello dei fondi per l’insegnamento dell’Italiano. 

“Quest’anno abbiamo assistito a un taglio di circa il 18% per progetti che erano già cominciati, e questo non fa ben sperare per quanto accadrà con la prossima finanziaria”, ha spiegato il Senatore Giacobbe aggiungendo che “questa scelta politica del Governo significa i fondi disponibili non bastano e che per il prossimo anno serve uno stanziamento maggiore in finanziaria, altrimenti ci ritroveremo con enti incapaci di offrire i servizi che sono riusciti a garantire fino a oggi”. 

Il problema in circoscrizioni come quella australiana diventa ancora più importante visto c’è una discrasia fra l’inizio dell’anno scolastico che precede l’attribuzione dei fondi. “Questo rischia di mettere in crisi gli enti gestori”. Altro argomento, questo, affrontato dall’Intercomites australiano. “Gli enti gestori – ha concluso Giacobbe – svolgono un ruolo determinante nelle comunità italiane all’estero. Bisogna trovare nuove strade di interazione fra la burocrazia centrale e quella locale per evitare che si disperda un capitale di donne e uomini che, nel corso di decenni, hanno continuato ad assistere gli italiani all’estero e contribuito alla diffusione della nostra cultura”.

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