CATANIA – Caos aeroporto: questa volta però la confusione è legata alla gestione dello scalo che – secondo il sindaco di Catania Enrico Trantino – è stata deficitaria durante l’emergenza scaturita dall’incendio di una parte del terminal A.
Ecco perché proprio il primo cittadino ha chiesto, durante la riunione del CDA di ieri, le dimissioni del Consiglio di amministrazione della Sac, società che gestisce l’aeroporto di Catania.
Come ha scritto lo stesso Trantino in un post su Facebook, “Non avrei voluto scrivere, perché su certe questioni contano solo i comunicati ufficiali ma talvolta i fatti vengono letti sotto un prisma deformante e risultano distorti. Oggi, dopo avere esposto quelli che a mio avviso costituiscono gravi inadempimenti del management della società che gestisce l’aeroporto, ho chiesto le dimissioni dell’intero Cda e, in alternativa, l’intervento del collegio sindacale. Adesso – aggiunge il sindaco di Catania – saranno loro a doversi esprimere. Ma mi infastidisce che la questione, da alcuni organi di informazione, venga inquadrata come una faida all’interno delle forze della coalizione. La mia iniziativa è stata anticipata a tutte le forze di maggioranza, poiché non esiste altra ragione a base della mia sollecitazione, se non gli interessi della città e dell’intero distretto. Ho sempre sostenuto – osserva Trantino – che per le grandi infrastrutture strategiche debbano andare i migliori; e che chi è qualificato per condurre la propria azienda, non per forza deve avere competenze in ambito aeroportuale. A me non interessa chi indicherà il prossimo manager. Basta che individuerà il più bravo”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore provinciale di “Noi Moderati” Marco Forzese: “Plaudo all’iniziativa del sindaco di Catania, avv. Enrico Trantino, che in questa incredibile vicenda della gestione dell’aeroporto Fontanarossa – ha affermato l’on. Marco Forzese – ha dimostrato di essere tra i pochi a mantenere lucidità e barra dritta sin dal suo insediamento, praticamente coinciso con l’incendio che ha bloccato i trasporti dell’intera Sicilia per oltre venti giorni, con i danni che tutti conosciamo e che ancora oggi non è possibile quantificare con esattezza. Il sindaco Trantino ha correttamente atteso il termine dell’emergenza per chiedere quanto non doveva neanche essere chiesto ovvero le dimissioni di un amministratore delegato e dell’intero consiglio di amministrazione di una società di gestione che, al netto dell’episodio incendiario, dovrà chiarire molte delle cose accadute in questi anni e, soprattutto, delle troppe cose non fatte per rendere sicuro ed efficiente un aeroporto così strategico per l’intero Mediterraneo. La posizione assunta dal sindaco Trantino non può essere considerata la mera posizione di un socio ma, a prescindere dalle percentuali di partecipazione, rappresenta da primo cittadino, gli interessi diretti di centinaia di migliaia di catanesi e non può che lasciare esterrefatti che le dimissioni formalmente richieste da un socio di tale peso e autorevolezza non siano state immediatamente rassegnate nella stessa seduta, un attaccamento alla poltrona che la dice lunga di quanta poca chiarezza ci sia intorno a queste gestioni. Confidiamo che si chiuda rapidamente questa incresciosa vicenda e l’aeroporto di Catania possa recuperare la sua immagine venendo finalmente consegnato a un management esperto, competente e che sia rispettoso degli enormi interessi pubblici che vanno onorati sopra ogni altro tornaconto. Sosteniamo, dunque, con forza l’iniziativa del sindaco di Catania – ha concluso l’esponente di “Noi Moderati” – associandoci alla richiesta di dimissioni immediate e ci auguriamo che altrettanto trasparenti e liberi risultino i rappresentanti degli altri enti soci, i quali adesso devono ritenersi anch’essi chiamati a responsabilità”.