Il Catania di Cristiano Lucarelli si prepara ad affrontare la Virtus Francavilla di Roberto Occhiuzzi. La sfida è in programma domenica alle ore 20.45 allo Stadio “Angelo Massimino”. Si prevede una grandissima cornice di pubblico con quasi 20.000 spettatori. In conferenza stampa l’allenatore livornese ha parlato in sala stampa della gara contro i pugliesi.
Lucarelli: “Sì all’entusiasmo, no all’euforia. Virtus Francavilla? Ottima squadra”
La “gara più difficile“. Così l’ha definita Cristiano Lucarelli la gara del suo Catania contro la Virtus Francavilla di Roberto Occhiuzzi in programma domenica 3 dicembre alle ore 20.45. “La Virtus Francavilla è da sei-sette anni che lavora bene e con un presidente che costruisce squadre competitive. È una realtà consolidata. Con il cambio di allenatore c’è voglia di mettersi in mostra e dovremo sudare le sette camicie per avere la meglio su questa squadra. Occhiuzzi ha delle buone idee, ha salvato il Cosenza e ha fatto bene ad Olbia. Per tanti aspetti è la partita più difficile.”
“Questi tre risultati – dice Lucarelli – hanno ridato morale e autostima e convinzione di fare buone cose. Procede bene. C’è entusiasmo e deve restare tale, se diventa euforia è pericoloso. Sì all’entusiasmo e no all’euforia. Falletti a gennaio? No, non credo. Sarebbe suicida guardare a gennaio. C’è ancora tanto da lavorare. Dei concetti ci sono, basti vedere i due gol di mercoledì. Voglio trasferire più informazioni e concetti ai ragazzi. Dobbiamo ancora consolidare alcuni concetti e lavorare a delle soluzioni alternative per cambiare a partita in corso. Il tempo è poco, non sono rilassato. Ma sono sereno e fiducioso.”
“Domani giochiamo in uno stadio da Serie A”
Lucarelli prosegue soffermandosi sull’aspetto mentale del suo Catania, di una mentalità vincente da costruire e poi limare: “Più punti facciamo ora meglio è. Dobbiamo creare la mentalità per mettere insieme un filotto di risultati positivi senza rilassarsi. È una capacità da inculcare ai ragazzi e avere una mentalità di approcciarci dopo una vittoria in allenamento come se la partita l’avessimo persa. Sono tutti test interessanti per misurare le nostre capacità. La partita si gioca in tanti modi. C’è il momento nostro, il momento loro. Bisogna fare diverse letture tattiche e capire quando verticalizzare, palleggiare o soffrire. Noi stiamo cercando di costruire una mentalità forte. Ci sono le squadre che costruiscono i bunker, noi dobbiamo essere bravi a gestire ogni situazione.”
“Tutto è migliorabile, dobbiamo trovare altre frecce nell’arco. L’esperienza sia da calciatore che da allenatore è quello di non mollare l’osso proprio ora. Domani è importante vincere per termini di difficoltà, di punti e di mentalità. Sono contento delle risposte dei giocatori, alcuni sembravano mollare la presa. Per costruire serve programmare, non rivoluzionare. Qui a Catania c’è una buona base. Fare scelte mirate e programmarci per mettere a punto la macchina come nella Formula Uno. In Italia ci sono 100 squadre professionistiche ma ne vincono solo 7. 92 non vincono. Sono più le stagioni difficili che i titoli. Infortunati? No, abbiamo fatto un cambio lista. Abbiamo inserito Popovic al posto di Rizzo per avere qualche giocatore in più.”
“Noi dobbiamo essere bravi. Domani giochiamo in uno stadio da Serie A e poi vai a giocare in un campetto da 400 persone. Quando parlo di aspetto mentale io mi soffermo sui picchi da 20.000 a 400/500 spettatori. Noi dobbiamo pensare solo al rettangolo verde, è uguale in tutto il mondo. Preoccupiamoci solo del campo.“