Il Bando SociAl 2024 può essere uno strumento utile alle imprese per concretizzare progetti innovativi. C’è un tassello, tuttavia, che spesso manca e che invece deve essere posizionato per primo.
L’intento delle Fondazione è dal 2013 quello di aiutare il Terzo Settore a sviluppare programmi innovativi e cooperativi di elevato valore sociale. Progetti nell’educazione, nella promozione culturale, nell’assistenza sociale.
Chiaro che lo sguardo delle cooperative del settore sia adesso puntato sul Bando 2024.
Ma a prescindere dalla volontà di accedere ai fondi stanziati, in genere fra i 10 mila ai 30 mila a progetto, con cofinanziamento; a prescindere dalle idee che possono essere anche eccellenti, tutto rischia di restare fermo al palo in mancanza di un valido Piano di Sviluppo dell’Impresa.
A sottolineare questo fondamentale aspetto è il segretario generale di Confcooperative Sicilia, Luciano Ventura, alla luce di un dato constatato in numerosi casi.
“Spesso il piano di sviluppo è proprio quello che manca. Tutto deve muoversi attraverso le idee, che devono essere in questo caso quanto più innovative possibile; servono progetti che possano incidere, lasciare il segno. Per questo occorre redigere un piano di sviluppo e che sia anche valido. Solo così cresce l’impresa cooperativa, incide nella comunità in cui opera e produce scenari nuovi, migliori, anche in termini di servizi erogati sul territorio”-
Chiara, allora, la sollecitazione che parte da Confcooperative Sicilia a tutte le associate: il piano di sviluppo è imprescindibile facciamone la priorità in questa prima parte dell’anno. Confcooperative Sicilia è a totale disposizione sia per le informazioni necessarie, sia per accompagnare le cooperative nel loro percorso di elaborazione del piano e di concretizzazione delle proprie idee.