La novità è assoluta e parla di una rivoluzione possibile anche in Sicilia.
Merita un’attenzione che probabilmente non ha ancora avuto l’Avviso Conciliazione dei tempi di vita-lavoro per la Promozione di iniziative di Welfare aziendale familiare per il benessere del miglioramento lavorativo pubblicato dalla Regione Siciliana attraverso il Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali (l’Avviso in allegato).
Confcooperative Sicilia ne è fortemente convinta, perché nella cooperazione la persona resta sempre al centro. Abbiamo l’opportunità di cambiare il punto di vista e poi anche l’impostazione, di migliorare, attraverso il miglioramento del benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, le nostre imprese, con ricadute positive sulla produttività.
Questo è un argomento mai trattato in un bando. Lo sforzo non va vanificato ma premiato.
La Regione finanzia progetti che consentano ai dipendenti di imprese siciliane di usufruire di benefit e prestazioni non monetarie in grado di agevolare la loro vita quotidiana e quella dei loro familiari. Si va dal servizio di baby sitting a quello di doposcuola, passando per servizi come quello di maggiordomo aziendale, di assistente sociale d’impresa, di welfare manager e disability manager.
L’importo a cui si può accedere non è altissimo. La dotazione finanziaria complessiva è di 1milione 420 mila euro. Ma il segnale da cogliere e rilanciare è di fondamentale importanza, anche in ottica futura. Ci sono azioni oggi non contemplate che farebbero la differenza sul serio, in meglio.
“Prendiamo ad esempio la figura del maggiordomo aziendale- fa notare Anna Ciuro- Sarebbe davvero molto utile in un’azienda. Quante incombenze aumentano lo stress dei lavoratori? Andare in lavanderia, dal gommista, ritirare e spedire pacchi e tanto altro. Ci sono ancora alcune settimane di tempo per avanzare la richiesta di contributo- aggiunge Ciuro- Ci piacerebbe che fossero numerose, che non si sottovaluti quella che è una questione sommersa al momento, un problema poco dichiarato perché le donne sono abituate ad essere particolarmente oberate, cariche dal punto di vista familiare e organizzativo e ne fanno le spese senza parlarne troppo. Interventi come questo fanno, invece, benissimo alla società.
Citando testualmente l’Avviso, “la finalità è quella di favorire il lavoro dei genitori con figli in età prescolare e scolare, con riflessi positivi sulla riduzione delle assenze, sull’aumento della produttività, sul miglioramento della motivazione e sul benessere organizzativo. La Regione Siciliana con Deliberazione di Giunta n. 582 del 13.12.2022 “Fondo nazionale per le politiche della Famiglia anno 2022-Approvazione scheda progetto” ha stanziato € 920.000,00 destinati alla promozione di iniziative di welfare aziendale familiare che mirino al miglioramento del benessere lavorativo in un’ottica di conciliazione di tempi di vita-lavoro. Inoltre, con Deliberazione di Giunta n. 605 del 29.12.2022 “Fondo nazionale per la famiglia anni 2018,2019 e 2021-Riprogrammazione delle somme residue”, la Regione Siciliana ha stanziato una ulteriore somma – pari a € 500.000,00 per la medesima finalità. Più nel dettaglio con il presente Avviso la Regione intende: sensibilizzare le aziende e i territori sul tema della conciliazione vita-lavoro e sull’importanza delle politiche di welfare aziendale per la conciliazione, quale strumento a forte valenza sociale, volto a ridurre le disparità di genere, a sostenere le responsabilità di cura familiare e, più in generale, a migliorare il benessere dei lavoratori e aumentare la produttività del lavoro; avviare un processo partecipativo e di confronto – promosso dalle associazioni di categoria, datoriali e sindacali e dagli ordini/collegi professionali/associazioni delle professioni regolamentate di cui alla Legge 4/2013 – che coinvolga imprese, soggetti del terzo settore, lavoratori autonomi, liberi professionisti, nonché le amministrazioni pubbliche locali, finalizzato alla creazione di reti di welfare territoriale con l’obiettivo di uscire dal perimetro aziendale e generare impatti positivi sul territorio, attivando filiere capaci di mettere a sistema le risorse locali e innescare circoli virtuosi di sviluppo. L’iniziativa non costituisce Aiuto di Stato, perché i destinatari della presente misura sono i dipendenti delle micro e piccole imprese, e le loro famiglie, allo scopo di migliorare la conciliazione tra responsabilità professionale e vita familiare. L’iniziativa è rivolta a partnership composta da: almeno una micro e/o piccola impresa (Microimpresa (nella categoria delle PMI si definisce microimpresa un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EUR); Piccola impresa si definisce un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro) . Soggetti proponenti possono essere, inoltre, Enti pubblici , Enti del privato non profit, compresi gli Enti del Terzo settore iscritti al Runts e associazioni datoriali.