È stato presentato e sottoscritto questa mattina nei locali del rettorato dell’Università di Catania l’accordo di collaborazione scientifica e didattica tra l’Ateneo catanese e la Polizia di Stato per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici, in particolare nel campo del digital forensics e dell’innovazione tecnologica.
Erano presenti il rettore, prof. Francesco Priolo, e il dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Sicilia orientale Marcello La Bella.
Con tale accordo, il secondo in Italia dopo quello sottoscritto con l’Ateneo di Bari, si ribadisce l’intensa collaborazione tra il mondo accademico e la Polizia di Stato sul tema della sicurezza cibernetica e sull’uso della tecnologia nelle attività di Istituto e si rafforza al tempo stesso la sinergia fra la Polizia Postale e UniCT che si incentrerà sull’individuazione di soluzioni tecnologiche innovative. Infatti, l’intesa ha come finalità quella di instaurare un rapporto di collaborazione di interesse comune, per sviluppare programmi di ricerca, formazione didattica, tirocinio e consulenze nell’ambito del digital forensics, della prevenzione e repressione di reati informatici e dell’innovazione tecnologica.
Referenti dell’accordo saranno per UniCT il professore Sebastiano Battiato, ordinario di Informatica al dipartimento di Matematica e Informatica, e per la Polizia Postale il Direttore Tecnico Capo Letterio Freni.
«In un mondo sempre più digitalizzato – ha osservato il rettore Priolo -, inevitabilmente i reati informatici diventano sempre più frequenti e potenzialmente dannosi. Siamo pertanto orgogliosi che il nostro dipartimento e tutti i ricercatori dell’Ateneo abbiano adesso l’opportunità di collaborare con la Polizia Postale, il cui lavoro dev’essere unanimemente apprezzato dai cittadini. L’obiettivo è quello di unire risorse e competenze per riuscire a elaborare nuove tecniche e strumenti sempre più efficaci per il contrasto ai crimini informatici, per il supporto alle attività investigative e anche per la risoluzione di casi concreti». «Desidero in questa occasione ringraziare particolarmente il Questore Bellassai e il dirigente La Bella per la disponibilità offerta – ha aggiunto il rettore -. Sono certo che l’Università nel suo complesso potrà trarre grande profitto da questa collaborazione, che arrecherà sicuramente un vantaggio tangibile anche per quei nostri studenti per le nostre studentesse che, grazie ai tirocini, potranno entrare in contatto con chi opera ogni giorno per la prevenzione e il contrasto del crimine».
«Questo rapporto di collaborazione con l’Università di Catania – commenta il Questore di Catania Giuseppe Bellassai – rappresenta un passo importante nel contrasto dei crimini informatici. Siamo lieti come Polizia di Stato di contribuire mediante il bagaglio di esperienze investigative, acquisite dalla nostra Polizia Postale nel campo del cybercrime e del digital forensics, alle attività didattiche e di ricerca scientifica dell’Università, attingendo da altro canto a nuove tecnologie potenzialmente utili per un efficace contrasto del crimine on-line».
«La Polizia di Stato – conclude il dirigente del COSC Marcello La Bella – riveste un ruolo preminente nel campo delle indagini informatiche, con compiti di esclusività affidati dalla legge alla Polizia Postale in settori quali la pedopornografia, la protezione delle infrastrutture critiche informatiche ed il cyberterrorismo. In questo significativo impegno investigativo è quanto mai importante operare in un rapporto sinergico con il mondo accademico. Da oggi, con la sottoscrizione di questo accordo, l’Università di Catania e la Polizia Postale hanno la possibilità di collaborare con potenziali benefici per la ricerca, la didattica e l’affinamento degli strumenti d’indagine nel campo del cybercrime».