I problemi di anestesisti e rianimatori (personale di emergenza-urgenza) spiegati dal dott. Morello – La Stanza di Ippocrate

Il presidente del sindacato siciliano degli anestesisti e dei rianimatori - figure professionali del mondo della sanità impiegate soprattutto nel contesto dell'emergenza-urgenza - ci porta a conoscenza dei problemi della categoria. Uno su tutti la carenza di personale, causata anche dalla mancanza di scuole di specializzazione: basti pensare che tutta l'area di Catania è completamente sprovvista di centri di formazione del genere. Approfondiamo insieme

- Pubblicità -

Proseguono gli appuntamenti con “La Stanza di Ippocrate”, la rubrica di Hashtag Sicilia dedicata al mondo della salute e della divulgazione scientifica al servizio dei cittadini.

Questa sera abbiamo avuto modo di intervistare il dottor Gigi Morello, presidente del Sindacato regionale AAROI-EMAC, sigla che si occupa del settore degli anestesisti e dei rianimatori.

- Pubblicità -

Queste figure professionali operano spesso nell’ambito dell’emergenza-urgenza e hanno uno spettro molto ampio di “utilizzo” che varia dalle attività elettive in sala operatoria per tutte le branche chirurgiche, fino all’assistenza nei pronto soccorsi e anche alle attività extra-ospedaliere sulle ambulanze e sugli elicotteri, soprattutto del 118.

Come capiremo nel corso della nostra chiacchierata odierna questi professionisti del settore sanitario, anche per via della natura del proprio impiego, risentono di tutta una serie di problematiche presenti anche a livello nazionale, e come se non bastasse vengono ostacolati anche da tutte le criticità che sono presenti a livello territoriale e regionale.

Tra i problemi evidenziati per la categoria troviamo la carenza di personale – aggravata dalla mancanza di scuole di specializzazione: su nove provincie siciliane le strutture di formazione di questo tipo si trovano solamente a Messina e Palermo – l’aumento del carico di lavoro soprattutto nelle aree periferiche e nelle zone montane, il sempre crescente rischio di aggressioni e tanto altro ancora.

Insieme al dottor Morello abbiamo fatto un excursus su questi ed altri problemi della sanità (e della categoria da lui rappresentata in particolare), e abbiamo anche citato le varie soluzioni approntate dalle istituzioni e dal governo Regionale: nuovi bandi di concorso, sistema di convenzioni con grandi aziende, introduzione dei gettonisti e apertura ai liberi professionisti o ai lavoratori delle cooperative. Misure però spesso “non sufficienti” per gestire l’emergenza secondo il dottor Morello perchè, ad esempio, “soprattutto nelle aree dell’entroterra non è improbabile imbattersi un un medico gettonista ultrasettantenne reduce da 5-6 ore consecutive di turno“.

Per tutti questi temi, e molti altri ancora, non ci resta che darvi appuntamento alle ore 20.00 con la nostra prima visione trasmessa sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!

- Pubblicità -