In occasione del quarantacinquesimo anniversario dall’uccisione di Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, onoriamo la sua memoria e riportiamo i comunicati stampa che ci sono pervenuti dalle varie parti politiche.
“Ci lascia ben sperare, a 45 anni dal delitto, la svolta impressa dalla Procura di Palermo che ha iscritto nel registro degli indagati due soggetti ritenuti i killer del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, ucciso nel giorno della Befana del 1980. La commemorazione di quest’anno assume, alla luce di questa novità, un significato diverso e ci auguriamo che si possa raggiungere la verità su uno dei fatti più gravi della storia, non solo siciliana, che aprì la stagione dei delitti politici di stampo mafioso, proseguiti con l’assassinio del segretario regionale del Pci, Pio La Torre”. Lo ha detto questa mattina a Palermo il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, a margine della commemorazione di Piesanti Mattarella, il presidente della Regione Siciliana che sognava “una Sicilia dalle carte in regionale”, deponendo una corona di alloro ai piedi della lapide che è stata eretta sul luogo in cui è stato è stato commesso l’omicidio il 6 gennaio 1980.
“Piersanti Mattarella rimane per sempre l’esempio di un’interpretazione audace e valorosa della professione politica e dell’impegno a migliorare le condizioni della società. Nel giorno della commemorazione del suo omicidio avvenuto per un disegno criminale che lo ha voluto bersaglio, e su cui ci sono sviluppi recenti nell’indagine aperta, voglio ricordare la straordinaria dedizione di Mattarella per un’attività che sentiva come una missione e che lo portò a combattere la piovra mafiosa attraverso reali riforme dell’amministrazione regionale e della politica”. Lo afferma Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.
“Sono passati 45 anni dalla barbara uccisione dell’allora presidente della Regione Piersanti Mattarella. Un profilo istituzionale di altissimo livello che è un esempio per le nuove generazioni in termini di onestà, dedizione alla giustizia e amore per la nostra terra. La Sicilia e i siciliani non dimenticano i propri eroi”. Lo ha detto il vice-presidente del gruppo parlamentare Pd all’Ars, Mario Giambona, a Palermo, a margine della cerimonia di commemorazione della morte di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione ucciso il 6 gennaio 1980 proprio sotto la sua abitazione, in via Libertà, nel capoluogo siciliano. Il deputato dem rivolge infine un pensiero anche a Maria Mattarella, figlia di Piersanti, segretaria generale della regione siciliana venuta a mancare lo scorso settembre. “La sua scomparsa ha lasciato un profondo vuoto umano e professionale. Il mio pensiero si rivolge a tutta la sua famiglia in un momento così doloroso e particolare”.
“Piersanti Mattarella aveva una visione chiara e determinata, protesa alla costruzione di una Sicilia e un’Italia libere dalla corruzione e dalla violenza, con istituzioni trasparenti e al servizio dei cittadini. Ricordarlo oggi, a 45 anni dall’assassinio, significa rendere omaggio al suo sacrificio per difendere il bene comune, la giustizia e la libertà. Il suo esempio ci invita, ancora oggi, a non abbassare la guardia di fronte alla mafia e a ogni forma di illegalità. Di recente una nuova luce di speranza si è accesa con i recenti sviluppi delle indagini. Una speranza che ci incoraggia a credere nella forza della verità e a rinnovare il nostro impegno per una società libera dal giogo mafioso”. Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle a Palazzo dei Normanni e segretaria della Commissione regionale Antimafia.