Le nuove misure per il Mezzogiorno nella Legge di Bilancio 2025 – Rubrica Lavoro e Welfare

- Pubblicità -

Il regime di Decontribuzione SUD, in vigore dal 2021, è terminato il 31 dicembre 2024, come stabilito dalla Commissione europea. In sostituzione, è intervenuta la Legge di Bilancio, che ha introdotto due nuovi esoneri contributivi per sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno.

Si tratta dell’esonero contributivo per le PMI e per le grandi aziende. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

- Pubblicità -

L’esonero contributivo per le PMI è destinato ai datori di lavoro privati con sede nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, con organici non superiori a 250 dipendenti. La misura sarà modulata come segue:

  • Anno 2025: 25% dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo di 145 euro su base mensile per 12 mensilità, per ciascun lavoratore o lavoratrice assunti a tempo indeterminato alla data del 31 dicembre 2024;
  • Anno 2026: 20% dei contributi previdenziali, massimo 125 euro mensili, per ciascun lavoratore o lavoratrice assunti a tempo indeterminato alla data del 31 di cembre 2025
  • Anno 2027: 20% dei contributi previdenziali, massimo 125 euro mensili per ciascun lavoratore o lavoratrice assunti a tempo indeterminato alla data del 31 di cembre 2026
  • Anno 2028: 20% dei contributi previdenziali, massimo 100 euro mensili per ciascun lavoratore o lavoratrice assunti a tempo indeterminato alla data del 31 di cembre 2027
  • Anno 2029: 15% dei contributi previdenziali, massimo 75 euro mensili per ciascun lavoratore o lavoratrice assunti a tempo indeterminato alla data del 31 di cembre 2028

L’esonero è escluso per l’apprendistato, ed altresì escluso per gli enti pubblici economici; gli ex enti pubblici privatizzati ancorché a capitale interamente pubblico; ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato e le aziende speciali costituite anche in consorzio.

Per le imprese con più di 250 dipendenti, l’esonero si applica agli incrementi occupazionali a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente e presenta le stesse caratteristiche di esonero fissate per le PMI. L’art. 1 comma 415 della Legge di Bilancio presenta un elemento di garanzia della stabilità lavorativa, indicando la necessità che l’Azienda dimostri al 31/12 di ogni anno un incremento occupazionale al fine di continuare a godere dell’esonero.

Su quest’ultimo punto, si sarebbe forse potuto prevedere il recupero della somma esonerata in caso di decremento occupazionale, delocalizzazione in toto o di asset produttivi.

Giuseppe Emiliano Bonura

- Pubblicità -