Agricoltura, nuova stima dell’ISTAT sui conti economici 2024: l’Italia prima nell’UE27 per valore aggiunto

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Il quadro generale

Nel 2024, dopo diversi anni altalenanti, il settore agricolo italiano ha visto un aumento della produzione, con un incremento dell’1,4% dei volumi e dello 0,8% dei prezzi di vendita. In questo modo il valore totale è salito a 74,6 miliardi di euro. L’Italia ha di conseguenza conquistato la leadership europea nel valore aggiunto agricolo, superando la Francia, che resta il primo produttore dell’Unione.

A livello europeo, la produzione agricola ha registrato un incremento dello 0,5% in volume, ma un calo dell’1,5% in valore, con riduzioni di prezzi. I prodotti nazionali hanno beneficiato di costi intermedi in calo, sia in volume sia per il prezzo, dinamiche che hanno favorito un aumento del valore aggiunto del 9%, con risultati pari a 42,4 miliardi di euro. Il reddito agricolo è aumentato significativamente, più 12,5% nel 2024.

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La crescita dei valori di produzione è avvenuto nonostante un calo del 2,6% delle unità di lavoro. Nelle coltivazioni, buoni risultati si sono registrati per la frutta, gli ortaggi e il vino, mentre la produzione di cereali e l’olio d’oliva è diminuita. La produzione zootecnica è cresciuta modestamente, più 0,6%, ma i prezzi sono scesi, riducendo la produzione in valore.

Le attività secondarie non agricole sono cresciute, trainate in particolare dall’agriturismo e dalla produzione di energia rinnovabile. I consumi intermedi sono diminuiti in quantità e prezzo, con un risparmio significativo.

I dati e le statistiche nel dettaglio

Nel 2024 aumentano la produzione e il valore aggiunto dell’agricoltura (in volume, rispettivamente, +1,4% e +3,5%).

I volumi prodotti aumentano soprattutto nelle coltivazioni (+1,5%) e nel comparto zootecnico (+0,6%), in calo invece le attività dei servizi agricoli (-1,5%). Prosegue il trend positivo delle attività secondarie (+5,2%). Annata favorevole per frutta (+5,4%), ortaggi freschi (+3,8%) e vino (+3,5%); in flessione cereali (-7,1%), olio d’oliva (-5%) e foraggi (-2,5%).

In aumento i prezzi dei prodotti delle coltivazioni (+2,9%), mentre sono calati quelli del comparto zootecnico (-2,2%). Significativa anche la diminuzione dei prezzi dei beni e servizi impiegati nel settore (-4,5%).

Il calo dell’input di lavoro impiegato nel settore agricolo (-2,6%) è risultato più significativo rispetto alla media (-0,9%) degli altri Paesi Ue27. Nella Ue27 lieve aumento del volume della produzione (+0,5%) e del valore aggiunto (+0,2%): l’Italia è il Paese con il più alto valore aggiunto agricolo.

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