StMicroelectronics, Fim Cisl Sicilia: “Preoccupazioni a Catania per le prossime scelte sul piano di risparmio”

In vista della prossima dichiarazione dei vertici di STM circa il piano di risparmio dell'azienda il segretario generale della Fim Cisl siciliana Piero Nicastro decide di intervenire, rilevando "incertezze sui tempi di realizzazione dei piani innovativi nella fabbrica di carburo di silicio (Campus SiC di Catania)"

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Catania, 28 gennaio 2025 – Piero Nicastro, segretario generale della Fim Cisl siciliana interviene sulla comunicazione prevista dal Board di STM fissata per giovedì 30 gennaio ed esprime preoccupazioni sull’attuazione del piano di risparmio e sulla realizzazione dei piani innovativi della fabbrica di Carburo di Silicio.

«C’è crescente preoccupazione in merito alla comunicazione prevista dal Board di STM, fissata per giovedì 30 gennaio alle ore 6.30, durante la riunione del CAE (Coordinamento dei Delegati Sindacali di tutti i siti europei). Questa comunicazione riguarderà l’attuazione del programma di risparmio, già annunciato nel piano industriale 2025-27 durante il “Capital Market Day” del 20 novembre scorso e ribadito nel coordinamento CAE del 18 dicembre.

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In seguito alla deludente mancata crescita del fatturato, che nel novembre 2023 era prevista a 17 miliardi per il 2024, e riconfermata dal CEO JM Chery in primavera con l’obiettivo di toccare i 20 miliardi entro il 2027, l’ultimo anno si è chiuso invece con un fatturato di soli 13 miliardi. Questi risultati inaspettati e preoccupanti hanno costretto il Board a rivedere il piano industriale per il periodo 2025-27. Mentre ci si aspetta un potenziamento dei prodotti in silicio e carburo di silicio (SiC), è stato anche annunciato un piano di risparmio sui costi strutturali che prevede una riduzione di costi in milioni di dollari.

A meno di un anno dall’importante incontro a Catania con Margrethe Vestager, allora commissaria UE alla Concorrenza e vicepresidente della Commissione, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il presidente di STM, Jean-Marc Chery, per presentare un investimento di 5 miliardi destinato alla costruzione della prima fabbrica di Carburo di Silicio in Europa, si teme che i tempi di realizzazione possano allungarsi. L’avvio della produzione era infatti previsto per il 2026, con un ramp-up a piena capacità entro il 2033.

In aggiunta, emergono dubbi sui tempi di sviluppo del piano industriale per la fabbrica di Substrati a Carburo di Silicio, che prevede l’assunzione di 700 dipendenti, i quali potrebbero subire ritardi a causa della diminuzione della domanda, in particolare per i veicoli elettrici in Europa.

Il piano industriale 2025/27 contempla un’accelerazione nella produzione di prodotti in carburo di silicio (SiC) a 200 mm sulle nuove linee, un aspetto positivo per il sito catanese e che bisogna mantenere l’impegno preso. Tuttavia, prevede anche una graduale riduzione della produzione nelle vecchie linee da 200 mm e 150 mm. Pertanto, i volumi complessivi non aumentano e si configura un impiego potenzialmente minore di personale a causa dell’innovazione delle nuove linee. In effetti, il sito doveva incrementare la propria capacità produttiva, non semplicemente sostituirla.

Affinché il sito di Catania della STM rimanga strategico non devono essere previsto alcun piano di risparmio, e devono essere confermati i tempi di realizzazione della nuova fabbrica. Attendiamo con urgenza la possibilità di discutere il piano industriale 2025-27 con la direzione di STM, auspicando a breve la convocazione da noi richiesta al Mimit, per ottenere chiarimenti sul ruolo strategico di STM in Italia e a Catania».

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