La Gilda degli Insegnanti di Catania esprime massima solidarietà e vicinanza alle due docenti dell’Istituto Comprensivo “Francesco Petrarca” di Catania, vittime di una vile aggressione da parte di genitori. Questo episodio non è un caso isolato, ma purtroppo rappresenta la quotidianità di una scuola italiana sempre più abbandonata a sé stessa, dove la sicurezza del personale scolastico non è garantita e gli atti di violenza si moltiplicano.
Da anni la Gilda denuncia la totale assenza di misure concrete per contrastare questa escalation di violenza. I proclami e le dichiarazioni di circostanza, come le recenti affermazioni del Ministro Valditara, non sono sufficienti. Non bastano le note ministeriali, le rassicurazioni e gli attestati di solidarietà: servono investimenti reali, mirati soprattutto alle scuole situate in contesti difficili, dove il rischio di episodi di violenza è più elevato.

“È inaccettabile che i docenti siano costretti a lavorare in un clima di insicurezza e paura. Da tempo chiediamo misure concrete e finanziamenti adeguati per proteggere il personale scolastico e gli studenti. Ogni giorno, nelle scuole italiane, si verificano episodi di aggressioni che spesso rimangono impuniti. È ora di dire basta!“ dichiara Giorgio La Placa, Coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Catania.
“Condanno fermamente ogni forma di violenza, che non può mai essere giustificata, né verbale né, come in questo caso, fisica. È fondamentale che le istituzioni garantiscano la sicurezza dei docenti, che non possono essere lasciati soli ad affrontare situazioni di rischio. Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti in questo grave episodio“, aggiunge La Placa.
Chiediamo alla politica di passare dalle parole ai fatti: servono risorse adeguate per garantire la sicurezza nelle scuole – ed evitare episodi di violenza e aggressione come quello che si è verificato all’IC Petrarca di Catania, con l’introduzione di presidi stabili di vigilanza, protocolli efficaci di prevenzione e supporto psicologico per docenti e studenti. Ma la sicurezza non passa solo attraverso il controllo, bensì anche attraverso un investimento sugli ambienti scolastici. Edifici scolastici fatiscenti, privi di adeguata manutenzione e spazi accoglienti, non fanno altro che alimentare il disagio e la marginalizzazione sociale. Creare scuole belle, funzionali e dignitose significa contribuire a un ambiente educativo più sereno e civile. Che ben venga l’arresto in flagranza di reato promesso da Valditara, ma che fine hanno fatto i milioni di euro del PNRR che dovevano essere investiti per il miglioramento degli ambienti scolastici?
“Non possiamo più accettare promesse vuote e proclami di circostanza. È necessario un piano d’azione immediato che assicuri sicurezza, prevenzione e ambienti adeguati. Gli insegnanti non possono continuare a essere il bersaglio di un sistema scolastico abbandonato a sé stesso“, conclude La Placa.
Rivolgiamo un appello a tutti i docenti affinché si uniscano per contrastare ogni forma di violenza. Solo facendo fronte comune e alzando la voce possiamo ottenere l’attenzione delle istituzioni e garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutti gli insegnanti. Invitiamo tutti i docenti a stringersi accanto alle colleghe aggredite, esprimendo solidarietà e sostegno, affinché episodi del genere non si ripetano mai più.
Come Gilda degli Insegnanti continueremo a denunciare questa situazione intollerabile e a pretendere azioni concrete da parte delle istituzioni per garantire la sicurezza di chi ogni giorno lavora per il futuro delle nuove generazioni.
La solidarietà di Cgil e Flc alle docenti e alla scuola: “Episodio spia di una situazione di grave disagio sociale“
La Cgil di Catania e la FLC Cgil di Catania esprimono solidarietà alle due docenti dell’istituto Petrarca vittime di un’aggressione all’uscita da scuola, nonché al dirigente scolastico e alla comunità educante. Riteniamo che questi gravi avvenimenti, sempre più frequenti, siano spia di una situazione di grave disagio sociale. In veste di sindacalisti abbiamo più volte segnalato l’emergenza educativa in cui versano alcune realtà scolastiche catanesi. Le risposte non possono essere quelle fin’ora date dall’amministrazione centrale e periferica con conseguenti tagli agli organici e con il dimensionamento scolastico. Non crediamo all’ inasprimento dei reati contro gli operatori scolastici ma pensiamo che debba aumentare il tempo scuola e si debbano migliorare i servizi alla cittadinanza come mense e attività nel territorio che coinvolgano i genitori.