Buone abitudini per crescere sani sin da piccolissimi: il “Modello Catania” per battere l’obesità infantile

- Pubblicità -

Due giorni di confronto scientifico a Catania: risultati incoraggianti dal Sicily Obesity Study, che ha coinvolto 200 bambini e famiglie in laboratori e percorsi di educazione alimentare.

CATANIA – Due giornate intense di interventi scientifici di alto livello hanno rilanciato con forza la missione diSicily Obesity Study – SOS, il progetto pilota che ha interessato la Scuola Materna Comunale “Narciso” e l’Istituto Comprensivo “Campanella-Sturzo”, con l’obiettivo di valutare i cambiamenti dello stato nutrizionale e negli stili di vita di circa 200 bambini e delle loro famiglie, prima e dopo un intervento di prevenzione primaria.

- Pubblicità -

Il Convegno, svoltosi venerdì e sabato scorsi nell’Aula “S. Mazzarino” del Monastero dei Benedettini, ha riunito alcuni tra gli esperti più autorevoli del panorama scientifico nazionale. Un appuntamento che ha tracciato le basi per un nuovo approccio nella riflessione su obesità infantile e prevenzione: un vero e proprio “patto per la salute” tra scuola, famiglia, istituzioni e professionisti sanitari, a partire proprio dai primi anni di vita.

I risultati emersi sono significativi: nei bambini di entrambe le scuole si è osservato un aumento nel consumo quotidiano di frutta e verdura, un incremento settimanale del consumo di legumi e un maggior tempo dedicato al gioco attivo all’aperto. In parallelo, anche i genitori – coinvolti in laboratori di cucina didattica – hanno mostrato un cambiamento positivo nelle abitudini alimentari, orientandosi maggiormente verso i principi della Dieta Mediterranea, universalmente riconosciuta come modello di prevenzione per patologie croniche quali diabete, tumori e malattie cardiovascolari.

Dal punto di vista delle misurazioni antropometriche, è stata evidenziata l’insufficienza di rilevare solo iparametri classici (peso, altezza, BMI) per una corretta valutazione dello stato nutrizionale. Si rende quindi necessaria una lettura più articolata da parte di équipe multiprofessionali specificamente formate.

I dati raccolti confermano, inoltre, la crescita dell’obesità in età pediatrica: la prevalenza, come rilevato dal progetto SOS, passa dal 3% nei bambini di 3-5 anni al 9% già nella fascia 4-6 anni. Un trend che, secondo la sorveglianza OKkio alla Salute 2023 Regione Sicilia, arriva al 13% tra gli 8 e i 9 anni. Proprio per questo, risulta ancora più urgente promuovere fin dalla scuola dell’infanzia una cultura della sana alimentazione e del movimento come strumenti fondamentali per contrastare l’obesità infantile.

Il Progetto, curato dal comitato scientifico composto daAntonella Agodi (Università di Catania), Elena Alonzo (ASP di Catania) e da Francesco Leonardi (Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare), è stato realizzato con il patrocinio dell’Assessorato regionale alla Salute e si inserisce nell’ambito dell’Accordo Quadro tra Università di Catania e Asp di Catania, in attuazione del Piano Regionale della Prevenzione 2020–2025.

Determinante la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche Scolastiche del Comune di Catania, dei dirigenti e dei docenti delle Scuole coinvolte, oltre all’attiva partecipazione delle famiglie.

- Pubblicità -