Sicilia, terra di memoria: l’Isola celebra l’80° anniversario della Liberazione

- Pubblicità -

Oggi in Sicilia, in quasi tutti i capoluoghi di provincia e in molti medi e piccoli centri, si è celebrato l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Le manifestazioni più significative per ricordare quanti sacrificarono il loro presente per il nostro futuro si sono svolte a Palermo e a Catania. In entrambe le città i cortei sono stati molto partecipati, e vissuti anche da tante giovani coppie e da intere famiglie impegnate a spingere le carrozzine degli infanti.


A Catania il lungo serpentone composto da migliaia di persone è partito da piazza Palestro (Fortino) al canto di Bella Ciao; ed ha poi percorso pacificamente via Garibaldi, via Vittorio Emanuele, via Etnea e infine si è sciolto in piazza Stesicoro.

Nel corso della manifestazione, oltre ad essere state lanciati slogan contro la guerra e per la pace, è stato condannato il genocidio di Gaza ad opera dell’esercito israeliano e richiesto il riconoscimento dello Stato Palestinese.

- Pubblicità -

Al corteo, promosso dall’ANPI, dai partiti di sinistra, dai 5/Stelle e da tante associazioni, da movimenti progressisti come Emergency, Arcigay, UDI, ecc. , Cobas, CGIL, ha partecipato anche una vasta presenza palestinese.


Alla testa della manifestazione si sono notati, oltre alla presidente dell’associazione partigiani di Catania Pina Palella – che ha pronunciato il discorso conclusivo -, anche i vertici regionali e provinciali della CGIL, del PD, di Rifondazione comunista, di Sinistra italiana e verdi, dei 5/Stelle.

Le tantissime celebrazioni svoltesi nell’Isola hanno voluto ricordare che la lotta di Liberazione non fu solo evento che ha coinvolto il Nord d’Italia, ma anche del Sud e della Sicilia in particolare.

Infatti furono parecchie migliaia i siciliani, uomini e donne, che parteciparono in tanti modi alla resistenza, molti prendendo le armi e tanti altri promuovendo o partecipando ad azioni di sostegno e di assistenza alle formazioni partigiane

Dalle banche dati di tante associazioni provinciali ANPI, dalle ricerche di alcune regioni del Nord e di parecchi storici è stato già accertato che furono ben 1851 i siciliani che combatterono contro il nazifascismo direttamente impegnati nei luoghi di combattimento, a partire dall’8 settembre del 1943, non solo nel Centro-Nord, ma anche in molte zone fuori dai confini.

Le celebrazioni svoltesi in Sicilia hanno ricordato l’impegno e il sacrifico di alcuni siciliani che pagarono con la loro vita e con indicibili sofferenze nei campi di concentramento nazisti. Tra gli eventi che sono stati organizzati appunto nella nostra regione noi di Hashtag Sicilia abbiamo seguito in particolare il corteo di Catania.

A Catania sono stati ricordati Graziella Giuffrida, stuprata e fucilata a Genova, e lo studente Ferdinando Agnini, fucilato alle Fosse Ardeatine; nel ragusano l’Ispicese Antonio Brancati, fucilato a Grosseto; nel Nisseno Giuseppina Giovanna Panzica che fu internato nel più grande campo di concentramento femminile di Ravensburg in Germania, insignita dal Capo dello Stato della Medaglia d’oro. 

- Pubblicità -